Faccio la badante

“Faccio la/il badante”: un pregiudizio da sfatare

“Faccio la/il badante”: un pregiudizio da sfatare

Nell’immaginario italiano le professione subiscono una gradazione: ce ne sono di più importanti e di meno importanti. Il più delle volte, erroneamente, si intende che il lavoro che fa guadagnare di più sia il lavoro più importante.
Questa è una visione errata della società, arrivista ed egoista, dove l’ambizione è diventata, anziché uno stimolo, un mezzo inibitorio.

La professione della badante è sempre più considerata in malo modo poiché si ritiene che essa venga svolta solo in casi eccezionali, o quando “non si sappia fare niente”. Niente di più sbagliato. Le mansioni della badante devono essere ben chiarite ed esposte prima dell’ingaggio in quanto ogni badante può essere specializzata, anche istituzionalmente, in un settore.

Per i giovani italiani, lavapiatti e badante sono i lavori più ‘umilianti’. Emerge da uno studio della rivista specializzata ‘Spot and Web’ che, in una ricerca svolta fra ragazzi di età compresa fra i 16 e 25 anni con titoli di studio, svela che ci sono lavori che non si vorrebbero mai fare.
In testa c’è quello del lavapiatti (19%), giudicato sottopagato, faticoso; segue il ruolo di badante (17%), ritenuto poco igienico, deprimente e a prova di nervi. Terzo in classifica il lavoro di postino (14%), precario, bisogna alzarsi presto la mattina, a pari merito con l’operatore ecologico, visto ancora come umiliante socialmente e sporco. Appena giù dal podio il cameriere (12%), definito usurante e poco appagante dal punto di vista professionale.
Quinta posizione per il parcheggiatore (10,5%), poco edificante e incline all’abusivismo, seguito dall’operaio edile (8%), considerato troppo pesante e pericoloso allo stesso tempo.
Settima piazza per il benzinaio (6,5%), assolutamente senza sbocchi e noioso, mentre il lavoro del camionista (4,5%) è alienante e pieno di rischi per se stessi e per gli altri. Nono posto per l’operaio agricolo (3%), recepito come antico e gravoso, con mansioni massacranti. Chiude questa speciale top ten il lavoro di addetto alle pulizie: secondo il 2% degli intervistati, è roba da extracomunitari, deprimente e logorante.

Inoltre, perché i giovani non accettano un lavoro umile? Prima di tutto, perché alcuni sono laureati (29%), poi perché vedono un simile impiego come un danno alla loro immagine (27%). Per il 23% si tratta di lavori troppo pesanti e faticosi, mentre c’è chi, piuttosto di fare un lavoro del genere, preferisce stare a casa e godersi la disoccupazione (16%) o continuare a farsi mantenere da mamma e papà (13%) o, ancora, affidarsi alle pensioni dei nonni (9%).

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