Familiarmente Noi
Associazione di promozione e solidarietà familiare
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Perché parlare di educazione dei genitori
Il benessere familiare e di conseguenza sociale non è statico, ma dinamico, perché è una combinazione molto variabile di elementi che mutano secondo le fasi del ciclo di vita della famiglia, che si trova ad affrontare diverse “transizioni”, con livelli più o meno elevati di criticità.
Le famiglie in questi passaggi vivono periodi di disorganizzazione che hanno spesso ricadute di forte impatto, di insicurezza e disagio, sino ad arrivare all’emarginazione e all’esclusione dal contesto sociale.
La nascita di un figlio e la conseguente assunzione di responsabilità del ruolo genitoriale rappresentano una di queste transizioni.
Di fronte alle numerose ed autorevoli analisi sul dilagante disagio che caratterizza la nostra società e a tutte le imputazioni a carico della famiglia rispetto alle patologie contemporanee , la nostra associazione è arrivata ad interrogarsi sulle possibili risposte a tanto malessere , da sempre convinta che una famiglia stabile e sana è il miglior posto di cui dispongono i bambini per crescere .
Questa è la nostra idea forte da cui partire per una proposta di servizio di arricchimento al ruolo educativo che si gioca in famiglia.
Abbiamo compreso così quanto sia vero che “ciò che è in gioco è la creazione di nuove relazioni sociali che possono mobilitare quelle relazioni naturali, o potenziali umani, che rendono gli agenti sociali reciprocamente più ricchi e capaci di prevenire le patologie sociali e l’aggravarsi di situazioni di ingiustizia, di stigmatizzazione , di emarginazione. “. Questo scritto di P.P.Donati dei primi anni ’90, assieme all’esperienza sul campo , ci ha condotti all’ affermazione che l’Educazione Genitoriale (E.G.) può configurarsi oggi come un tipo di intervento educativo che, più di altri, può raggiungere il fine di creare nuove relazioni, mobilitando quelle risorse umane capaci di permettere alle persone di creare, gestire e mantenere il loro ben-essere.
Se sta bene la famiglia , sta bene la società; è anche il titolo di un libro di Belletti, presidente del forum delle famiglie , pienamente condivisibile perché tutti sappiamo che la salute della famiglia è strettamente interdipendente con la salute della società tutta , che la crescita delle persone diviene crescita della comunità in cui essa vive , così come la serenità di un genitore trasferisce serenità ai figli.
Va detto che l’E.G. si colloca nell’ambito della prevenzione in quanto ha come effetto indiretto , anche se non come obiettivo principale , la prevenzione di quelle molteplici forme di disagio che caratterizzano la quotidianità della nostra società globalizzata.
Educazione e prevenzione sono due attività ben distinte, ma spesso, quando si educa e si promuove , si agisce indirettamente per la prevenzione .
Ecco dunque che l’educazione Genitoriale si caratterizza come :
- Un modo per rafforzare le competenze delle singole famiglie , perché siano in grado di riconoscere ed utilizzare al meglio le risorse che già possiedono, di produrne di nuove per sé e per gli altri.
- Un modo per riconoscere e di conseguenza modificare le condizioni che stanno alla base o causano il disagio proprio ed altrui.
- Un modo per rendere le famiglie capaci di gestire autonomamente i problemi, rafforzando le così dette autonomie di coping.
- Un modo per ricercare una migliore qualità di vita per tutti i membri familiari e di conseguenza una miglior benessere collettivo.
- Un modo operativo concertativo che progetta i suoi interventi in una logica secondo la quale i genitori non sono spettatori allievi , ma sono attori e facilitatori delle nuove relazioni sociali che tendono al ben-essere collettivo.
DECLINAZIONE DEL SERVIZIO
LA SCUOLA DEI GENITORI è strutturata in percorsi attivi di condivisione per genitori
Realizzazione
Strutturazione di “gruppi di parola” accompagnati da un facilitatore e da un esperto:
- incontri mensili per 2 gruppi di genitori;il numero massimo per gruppo non può superare i 20 partecipanti; in caso di numero superiore è possibile replicare le classi.
- Le classi sono organizzate sulla età dei figli: dagli 0 ai 6 anni , dai 6 ai 14 anni, all’interno delle quali si affrontano le fasi temporali della crescita dei figli e si rafforzano gli strumenti per una genitorialità positiva –
- Laboratori tematici per i genitori degli over 14 , con moduli di 3 incontri della durata di 2 h per un totale di 6 h sui seguenti argomenti:
– relazioni fra pari
– conflitti generazionali
– uso e abuso di sostanze
– utilizzo strumenti informatici
– sessualità e affettività - Organizzazione di momenti di convivialità con l’obiettivo di rigenerare la qualità delle relazioni fra genitori e figli, fra genitori e genitori nell’ottica di un miglioramento del ben-essere collettivo.
- Laboratorio di manualità per i 9 incontri della scuola previsti per i figli dai 6 anni sino ai 14-
Beneficiari
Beneficiari diretti: neo-genitori, genitori consolidati, genitori stranieri, nonni ( iscritti ai percorsi di condivisione;)
l’intera cittadinanza per conferenze aperte, convegno e momenti conviviali.
Beneficiari indiretti: bambini in età prescolare, ragazzi, intera cittadinanza.
Contributo al cambiamento
- Incremento e approfondimento del sapere nelle varie materie della “genitorialità”.
- confronto tra famiglie di diversa esperienza (neo-genitori, genitori consolidati, nonni),
- confronto tra famiglie di diversa provenienza culturale,
- attivazione delle famiglie come cellule di cambiamento e protagonismo sociale.
Obiettivi
- Fornire ai partecipanti un quadro teorico-culturale di riferimento utile per realizzare interventi educativi adeguati;
- costruire conoscenze relative all’identità dei minori nelle diverse fasi della crescita;
- indagare le dinamiche affettive, relazionali, familiari e il loro ruolo nella maturazione della persona;
- favorire un confronto e una riflessione tra genitori sulle sfide educative;
- promuovere il protagonismo genitoriale al servizio del benessere della comunità;
- favorire lo scambio intergenerazionale e interculturale tra le famiglie.
Metodologia dei percorsi
I percorsi prevedono una forma di apprendimento attiva: per ogni argomento sono proposte attività di gruppo (conoscenza e brainstorming, workshop e restituzione). Il corso impegna i partecipanti nella diretta esperienza dei concetti e delle abilità presentate; offre contenuti nuovi e stimolanti;facilita la condivisione di esperienze e l’espressione di bisogni, idee, dubbi e problemi.
Il processo di apprendimento porta i partecipanti a:
- essere attivi sulla proposta educativa di ogni argomento
- contribuire alla creazione della comunità di apprendimento, lavorare sulla scorta di esperienze, di esercitazioni, di casi esemplari
- discutere e condividere quanto appreso
- applicare quanto appreso nelle attività quotidiane del ruolo genitoriale
- esercitarsi con gli altri componenti della famiglia, con altri genitori e amici in modo da pianificarel’uso costante delle abilità acquisite nella propria dimensione familiare
- esportare nella comunità le buone pratiche educative acquisite.
Materiale didattico
I partecipanti utilizzeranno testi e manuali che verranno messi a disposizione e dispense realizzate dai formatori.