Stimolazione cognitiva domiciliare per via telematica
Le abilità cognitive sono un patrimonio individuale che nel corso della vita subisce notevoli variazioni: incremento considerevole dalla nascita in poi, arricchimento durante tutta la vita, grazie alle esperienze condotte nei più svariati ambiti, diminuzione, a causa di cessazione di stimolazione adeguata, di perdita di occasioni per nuovi apprendimenti e di modificazioni indotte dai processi di invecchiamento. Nelle condizioni abituali di vita, le stimolazioni che possono contribuire a mantenere un buon livello di abilità cognitive possono essere fornite da scambi comunicativi, incontri, espletamento di attività burocratiche o amministrative, gestione della casa, apprendimento nell’utilizzo di nuovi dispositivi, svolgimento di attività lavorative, ludiche e ricreative, ecc. Tuttavia quando un fenomeno patologico riduce il potenziale cognitivo a disposizione oppure quando la condizione abitativa elimina le richieste da fronteggiare, allora il soggetto gradatamente perde la stimolazione necessaria a mantenere un buon livello di funzionamento cognitivo. Mantenere efficiente nel tempo le capacità cognitive, anche quando i meccanismi fisiologici riducono le loro potenzialità, si traduce in maggiori potenzialità di adattamento ai contesti di vita, in un miglioramento della qualità della vita grazie alla possibilità di svolgere attività più gratificanti e alla creazione di un concetto di sé più capace ed attivo.
Sempre più numerose evidenze sperimentali dimostrano, che è possibile contrastare il calo delle prestazioni cognitive associato alla lesione cerebrale o al normale processo di invecchiamento, o alla deprivazione di stimolazioni significative, attraverso lo svolgimento di attività calibrate sullo specifico profilo cognitivo di ciascuno, che catturano l’attenzione, stimolano la curiosità e incrementano la motivazione ad affrontare anche processi faticosi. Tuttavia quando il deterioramento cognitivo manifesta già i suoi effetti oppure quando ancora ci sarebbero i margini per un suo contenimento perché la patologia è ancora in fase iniziale, è difficile organizzare percorsi di stimolazione che potrebbero contenere e rallentare i processi in atto. Se è limitata l’offerta di soluzioni per soggetti giovani dopo una cerebrolesione, quasi del tutto assente è l’attenzione e la disponibilità per i soggetti con deterioramento cognitivo ingravescente. La difficoltà di accesso alle strutture che erogano servizi specifici, gli impedimenti nell’organizzare i trasporti, l’onerosità degli interventi domiciliari di personale specifico e la scarsa disponibilità di materiali adeguati è superata dal ricorso a modalità di erogazione di esercizi per via telematica. Negli ultimi anni lo sviluppo di tecnologie di telecomunicazione a basso costo e di facile utilizzo, ha reso sempre più possibile il controllo a distanza di operazioni complesse inclusi i trattamenti medici. La teleassistenza oggi rappresenta concretamente la possibilità per il soggetto di rimanere in contatto, con le figure che pianificano, erogano e controllano l’esecuzione dei percorsi e di svolgere a domicilio il programma di recupero più idoneo. Solo un Neuropsicologo tutor esperto può impostare correttamente il livello di intervento e proporre la tipologia di attività più adeguata e proficua per ogni soggetto.
Il progetto di stimolazione cognitiva domiciliare per via telematica prevede il ricorso ad un servizio di teleassistenza monitorizzata che:
- Abilita la somministrazione di esercizi di stimolazione cognitiva a domicilio;
- Propone un piano di training personalizzato mediato da strumenti informatici;
- Rispetta l’organizzazione della famiglia: prevede sessioni di trattamento in giorni e orari compatibili con la presenza e la disponibilità di un assistente caregiver;
- Garantisce il monitoraggio continuo della sessione di trattamento da parte di un Neuropsicologo con competenza specifica che funge da tutor, attraverso telepresenza iniziale o assistenza ‘on line’;
- Miglioria l’efficienza e riduce notevolmente i costi del processo di somministrazione di esercizi cognitivi
I pazienti residenti al proprio domicilio che aderiscono al progetto, dopo una valutazione iniziale, eseguono esercizi di stimolazione cognitiva scelti e selezionati dal Neuropsicologo tutor sulla base del singolo profilo cognitivo. Il soggetto si avvale della presenza di un assistente (caregiver) che, seguendo le istruzioni fornite, lo agevola nelle operazioni di gestione del software. Il progetto prevede l’esecuzione di 3-4 sessioni settimanali di un’ora ciascuno. Gli esercizi possono essere somministrati nei tempi che sono più congeniali all’organizzazione della famiglia. Il Neuropsicologo tutor a distanza controlla i risultati e sulla base delle variazioni ottenute, modifica il piano di lavoro inserendo nelle sedute successive gli esercizi più adeguati.
Dott.ssa M. Grazia Inzaghi
Psicologa Neuropsicologa
E-mail: mgrazia.inzaghi@gmail.com
Cell: 320 1576541