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Assumere una badante italiana

AES DOMICILIO ci tiene a sottolineare che tutti gli articoli compilati hanno un fine puramente ‘informativo’ o ‘esplicativo’ e non hanno alcuna pretesa di esaustività, né entrano nello specifico dei casi. Per questi motivi si invitano i lettori a verificare e comunque a rivolgersi, in ogni caso, agli organi competenti per avere maggiori informazioni e sottoporre le proprie esigenze ed i casi personali. Altresì garantiamo che tutte le informazioni sono desunte da fonti accreditate e per quanto possibile riportate fedelmente.

Introduzione

Assumere una badante è sempre difficile e complicato, soprattutto perché richiede una certa ricerca ed un’accurata attenzione. Non è facile affidare alle mani di un’estranea o estraneo il proprio caro, soprattutto quando questo non ha più le proprie facoltà per reagire ad eventuali errati comportamenti. Insomma: scegliere una badante convivente investe una serie di motivi che non possono essere per niente trascurati e di cui è difficile ogni possibile o impossibile scelta sicura al 100%. È per questo che il passo fondamentale è quello di affidarsi ad una società autorizzata ed esperta da anni nella selezione delle badanti, come ad esempio AES DOMICILIO.

Il nostro nome possiede, per giunta, una serie di di figure impegnate in un vero e proprio team di screening delle badanti che non è sempre facile trovare; l’assunzione di una badante passa, dunque, attraverso il vaglio di capacità, ancor meglio se certificate o comunque se si possiede un reale riscontro dell’esperienze pregresse così da creare un vero e proprio “curriculum” ed uno storico delle mansioni svolte.

Rispondiamo al quesito forse più ricercato: come assumere una badante, possibilmente italiana?

Sfatare un pregiudizio

Di fatti si tende a pensare che una badante italiana sia più “affidabile” di una badante, ad esempio, ucraina o ungherese, o svizzera, etc. questo perché si rimane legati solo alla superficie delle cose, perché si pensa troppo facilmente che, magari, una badante straniera non capisca la lingua italiana e dunque cosa le si chieda. Questo è vero solo a metà, poiché: trovare una badante autonomamente e quindi a “nero” implica un alto tasso di rischio, in quanto nessuno conosce cosa realmente quella persona faccia o abbia fatto in passato pur presentandosi come “badante professionista”; ciò significa affidarsi esclusivamente alle parole di una persona che di fatto non si conosce.

Badante bugiarda infedele

Alcune linee guida sull’assunzione

Innanzitutto, devi sapere che il nuovo contratto collettivo nazionale sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico ha abolito la formale suddivisione in categorie dei collaboratori domestici (colf, badanti, babysitter): è ugualmente presente, riorganizzata, la suddivisione in livelli d’inquadramento sulla base delle mansioni svolte e dell’esperienza, ma riguarda la categoria unica degli assistenti familiari.

Ricorda che un rapporto di lavoro è domestico quando il lavoratore svolge in modo subordinato la propria attività, a qualsiasi titolo, per il funzionamento della vita familiare. Il datore di lavoro può essere un singolo privato, una famiglia o una comunità stabile senzafini di lucro; le mansioni del collaboratore, o della collaboratrice, devono invece consistere nelle normali incombenze familiari (colf, badanti, babysitter, cuochi), essere svolte con continuità e nell’abitazione del datore di lavoro. L’assunzione deve poi rispondere ad una necessità del datore di lavoro, collegata al funzionamento della vita familiare, non imprenditoriale o professionale: in caso contrario, non può costituirsi un rapporto di lavoro domestico.

Ad ogni modo, se l’aiuto di una colf o di una badante è necessario in via del tutto eccezionale, per retribuire la prestazione lavorativa si può utilizzare il libretto famiglia, un nuovo strumento che è subentrato al posto dei voucher.

Se la badante è straniera e proviene da un Paese non comunitario, la procedura per l’assunzione è molto più lunga ed articolata, in quanto sono necessari il nulla osta al lavoro, il visto d’ingresso, il contratto e il permesso di soggiorno.

Qualora, comunque, la badante si trovi già in Italia e sia già in possesso di un regolare permesso di soggiorno, puoi procedere direttamente all’assunzione, come se si trattasse di una lavoratrice italiana o comunitaria.

La lettera di assunzione

Nel dettaglio, nella lettera di assunzione devi indicare:

  • la data di inizio del rapporto di lavoro;
  • la retribuzione, cioè stipendio concordato (solitamente è indicato in misura oraria);
  • le mansioni e il livello in cui è inquadrata l’assistente familiare;
  • l’eventuale convivenza della badante con la tua famiglia;
  • l’orario di lavoro, il giorno di riposo settimanale, l’eventuale mezza giornata di riposo settimanale aggiuntiva;
  • i contributi aggiuntivi spettanti, da versare alla Cassa Colf, obbligatori per gli aderenti al contratto collettivo nazionale per il Lavoro domestico;
  • il luogo in cui la badante deve svolgere l’attività lavorativa;
  • se sono previsti eventuali temporanei spostamenti (villeggiatura o altri motivi legati alla famiglia);
  • il periodo di ferie annuali spettanti;
  • l’eventuale durata del periodo di prova (non puoi attivare il patto di prova successivamente alla stipula del contratto);
  • eventuali ulteriori clausole specifiche.

Devi, inoltre, indicare se la lavoratrice è assunta:

  • per un’attività discontinua assistenziale di attesa notturna (in questo caso devi indicare l’ora di inizio e l’ora in cui termina l’assistenza);
  • per garantire esclusivamente la presenza notturna;
  • in regime di convivenza a servizio ridotto (precisando l’orario effettivo pattuito e la sua collocazione temporale).

Come inquadrare la badante:

A seconda delle mansioni svolte e del grado di specializzazione, i lavoratori domestici – ora assistenti familiari– sono inquadrati in quattro livelli:

  • A: appartengono a questo livello gli assistenti familiari, non addetti all’ assistenza di persone, sprovvisti di esperienza professionale, nonché gli assistenti familiari che svolgono con competenza le proprie mansioni, relative ai profili lavorativi indicati, a livello esecutivo e sotto il diretto controllo del datore di lavoro; ne fanno parte gli addetti alla pulizia, alla lavanderia, gli aiuto-cucina, gli assistenti ad animali domestici (dogsitter), gli operai comuni di fatica, gli addetti alla pulizia ed annaffiatura delle aree verdi; non puoi dunque assumere la badante al livello A;
  • AS: sono inquadrati nel livello A Super gli addetti alla compagnia che non svolgono prestazioni di lavoro;
  • B: sono inquadrati nel livello B i collaboratori familiari che, in possesso della necessaria esperienza, svolgono con specifica competenza le proprie mansioni, anche se soltanto a livello esecutivo; ne fanno parte camerieri, custodi, collaboratori familiari con più funzioni, giardinieri, autisti, operai manutentori, addetti alla stireria; il contratto collettivo non menziona esplicitamente le badanti, ma si ritiene che un’addetta alla compagnia, potendo essere inquadrata nel livello AS, possa esserlo a maggior ragione al livello B;
  • BS: sono inquadrate nel livello BS le baby-sitter e le badanti che assistono persone autosufficienti;
  • C: sono inquadrati nel livello C i collaboratori familiari che possiedono conoscenze di base sia teoriche che tecniche, relative allo svolgimento delle mansioni assegnate; i lavoratori devono essere in grado di operare con totale autonomia e responsabilità; ne fanno parte i cuochi;
  • CS: sono inquadrate nel livello CS le badanti che assistono persone non autosufficienti;
  • D e DS: nei livelli D e Ds sono inquadrati i collaboratori familiari che, in possesso dei necessari requisiti professionali, svolgono mansioni che richiedono responsabilità, autonomia decisionale o coordinamento, come l’assistenza specifica di persone non autosufficienti; è inquadrato nel livello D, ad esempio, chi lavora come maggiordomo, governante o capo cuoco; nel livello DS è inquadrata la badante professionale appositamente formata che assiste persone non autosufficienti.

Conclusione

Il nostro invito, in quanto AES DOMICILIO, è quello di affidarvi a professionisti del settore e non dedicarvi al passaparola, alla raccomandazione, o alla “figlia del cugino del nipote dello zio”: essere badanti è una professione non secondaria che non può essere sottovalutata né data in pasto alle prime impressioni. Affidarvi, ad esempio ad AES DOMICILIO, significa garantire la vostra scelta in modo onesto ed efficace, risparmiando, oltre che una serie di cavilli legali in cui sicuramente ricadrete – come in ogni tipo d’assunzione, d’altronde –, la sequela di persone improvvisate che si presenteranno davanti alla vostra porta. AES DOMICILIO per un contratto di badante convivente, ad ore, notturna, è quello che state cercando: ed ora lo sapete.

Sei alla ricerca di una badante?

AES Domicilio (assistenza anziani a domicilio) è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (badante Milano), Agenzia badanti Monza e Brianza, Badante Como, Badante a Lecco, Bergamo, Badante Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Friuli: Badanti Udine, Agenzia badanti Trieste e Gorizia, ed in molte altre province del Nord Italia.