La badante durante il ricovero dell’assistito
Il contratto per badante e badante convivente che disciplina il lavoro delle badante prevede norme che regolano il rapporto di lavoro con i propri assistiti e relativi familiari per prestare assistenza alla persona anziana, malata, preparare i pasti, mantenere pulita la casa e tenerla in ordine, lavare, stirare, curare l’igiene personale della persona assistita, cucinare.
Può succedere, però, che la persona assistita dalla badante convivente venga ricoverata. Nel caso di ricovero dell’assistito, la badante ha dei doveri a cui assolvere che variano a seconda della tipologia di ricovero dell’assistito.
Se si verificano situazioni di ricovero, per cui se il periodo di ricovero è di durata breve, la badante non ha alcun dovere di assistenza in ospedale, ma mantiene il diritto alla retribuzione globale di fatto e a vitto e alloggio o relativa indennità sostitutiva.
Se l’assistito deve essere ricoverato per un lungo periodo, il rapporto di lavoro con la badante può o cessare (rispettando i dovuti termini di preavviso previsti da contratto per il licenziamento della badante) o continua nella struttura di ricovero dell’assistito.
Le ore di lavoro della badante se l’assistito va in ospedale sono le stesse del contratto stipulato, ma solo se per un periodo di ricovero breve. Se invece il ricovero si protrae nel tempo, si modifica il contratto per le ore necessarie (5 ore oppure 8, 12 ore se viene considerato lo straordinario).
Il ricovero in ospedale di una persona anziana rappresenta un momento delicato che richiede un’attenzione particolare non solo da parte del personale sanitario, ma anche delle badanti, figure fondamentali nel garantire il benessere e il comfort dell’assistito. Le badanti devono essere consapevoli delle loro responsabilità e dei loro doveri per offrire un supporto adeguato durante l’intero periodo di degenza.
I doveri della badante durante il ricovero dell’assistito
La badante ha il dovere di continuare il suo lavoro di assistenza presso la struttura di ricovero dell’assistito mentre il datore di lavoro deve comunicare all’Inps le eventuali variazioni di impiego della badante, come luogo di lavoro e relativo orario. Tale comunicazione deve avvenire entro 5 giorni dal momento in cui si cambia modalità di impiego. Durante il periodo di ricovero, non vengono modificate le condizioni del lavoro: rimangono quindi attive le ferie, i permessi e tutto quanto previsto dal CCNL Colf e Badanti.
Se richiesto la badante ha il dovere di prestare servizio di assistenza in ospedale o altra struttura di ricovero piuttosto che a casa, svolgendo le stesse attività di assistenza e pulizia che si fanno a casa e fornendo, al tempo stesso, supplemento alla cura medica, scelta che tante famiglie che hanno persone anziane, malate o disabili da assistere fanno in modo che il proprio caro sia sempre a contatto con una persona che ormai è parte integrante della famiglia. In ospedale, le mansioni della badante sono generalmente le stesse che la professionista svolge ogni giorno in casa. Nel caso in cui l’assistito versi in condizioni di salute problematiche, la badante dovrà capire i bisogni dell’assistito e adeguarsi alle esigenze anche in ospedale, in modo da curare la sua igiene, aiutarlo negli spostamenti o durante i pasti, con le modalità più consone.
Solitamente, i principali doveri della badante in caso di ricovero passano dalla compagnia e supporto emotivo, alla comunicazione con i medici, gli infermieri e con la famiglia sulle condizioni di salute. Non dimentichiamoci inoltre della cura dell’igiene e dell’aiuto nella deambulazione, nell’alzarsi e nel coricarsi.
Uno dei compiti principali della badante è fornire supporto emotivo e psicologico all’anziano. L’ospedalizzazione può causare ansia, stress e confusione, specialmente negli anziani che soffrono di demenza o altre condizioni cognitive. La presenza costante e rassicurante della badante può aiutare l’assistito a sentirsi meno solo e più sicuro in un ambiente spesso percepito come estraneo e intimidatorio.
La badante svolge inoltre un ruolo cruciale nella comunicazione tra l’anziano e il personale medico. Deve assicurarsi di riferire correttamente tutte le informazioni rilevanti sulla salute e le abitudini dell’assistito, incluse le allergie, i farmaci in uso e le esigenze dietetiche. Inoltre, deve essere pronta a raccogliere e comprendere le indicazioni dei medici e degli infermieri, in modo da poterle trasmettere chiaramente all’anziano e agli eventuali familiari.
La badante deve anche fornire assistenza pratica durante il ricovero. Questo può includere l’aiuto nelle attività quotidiane come mangiare, bere, muoversi e svolgere l’igiene personale. Anche se l’ospedale offre supporto infermieristico, la badante può garantire un’attenzione più personalizzata e continua, contribuendo così a migliorare il comfort e la dignità dell’anziano.
Un altro dovere fondamentale è il monitoraggio delle condizioni di salute dell’assistito. La badante deve essere vigile e attenta a qualsiasi cambiamento nello stato fisico e mentale dell’anziano, riferendo tempestivamente eventuali anomalie al personale sanitario. La sua conoscenza approfondita delle abitudini e delle condizioni preesistenti dell’assistito può essere di grande valore nel fornire informazioni dettagliate e accurate.
Infine, la badante ha il compito di preparare l’anziano al rientro a casa dopo il ricovero. Questo include l’organizzazione del trasporto, la predisposizione degli ambienti domestici per rispondere alle nuove esigenze e l’acquisto di eventuali farmaci o attrezzature mediche necessari. Una transizione ben gestita può facilitare il recupero dell’anziano e ridurre il rischio di complicazioni post-ricovero.
Il supporto della badante per la famiglia durante il ricovero dell’assistito
Sono tante le badanti, soprattutto conviventi (ma anche badanti ad ore) che vengono considerate persone di famiglia una volta che instaurano un rapporto con la persona che assistono e a cui voler bene.
Durante il ricovero infatti, la presenza di una figura familiare e di fiducia come la badante può avere un impatto significativo sul benessere emotivo dell’assistito. La familiarità e la continuità assistenziale che una badante offre contribuiscono a mitigare lo stress e l’ansia che spesso accompagnano il soggiorno ospedaliero. Il sostegno emotivo è particolarmente prezioso in un ambiente che può essere percepito come freddo e impersonale. Una badante ben informata e coinvolta può infatti svolgere un ruolo cruciale nella comunicazione tra l’assistito e il personale sanitario. Essendo a conoscenza delle abitudini, delle condizioni di salute e delle eventuali preoccupazioni dell’assistito, la badante può facilitare uno scambio di informazioni più accurato e tempestivo, contribuendo così a personalizzare e ottimizzare l’assistenza ospedaliera.
E’ bene sapere che anche nel caso di assistenza presso ospedali o altre strutture di ricovero, restano immutate le condizioni di lavoro della badante. Per periodi di ricovero brevi la badante non ha il dovere di prestare assistenza ospedaliera all’anziano. Per periodi lunghi di ricovero invece, la badante ha il dovere, se non si cessa il rapporto di lavoro, di prestare la sua opera nel luogo dove è ricoverato l’anziano.
La presenza e il ruolo attivo della badante durante il ricovero ospedaliero dell’assistito rafforzano la qualità dell’assistenza sanitaria, fornendo un supporto insostituibile che va ben oltre la mera assistenza fisica. Attraverso il sostegno emotivo, la comunicazione efficace con il personale medico, il monitoraggio della salute, il contributo alla riabilitazione e il collegamento con la famiglia, la badante si conferma come un pilastro fondamentale nel percorso di cura dell’assistito. La valorizzazione di questa figura professionale e il riconoscimento del suo ruolo critico durante i ricoveri ospedalieri sono passi essenziali per garantire un’assistenza centrata sulla persona.
Il ruolo della badante durante il ricovero in ospedale dell’anziano assistito è multifaceted e di grande responsabilità. Il supporto emotivo, la comunicazione efficace, l’assistenza pratica, il monitoraggio della salute, il coordinamento con la famiglia, la gestione amministrativa e la preparazione al rientro sono tutti aspetti fondamentali per garantire un’assistenza completa e di qualità. Una badante competente e attenta può fare la differenza nel benessere dell’anziano, contribuendo a un’esperienza di ricovero più serena e sicura.
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Articolo aggiornato al 20/06/2024