Le lesioni da pressione nell’anziano

Come molte volte abbiamo detto nei nostri articoli sul blog AES Domicilio dedicato ai temi emergenti dell’assistenza all’anziani, l’immobilizzazione è una questione che deve essere analizzata, trattata e prevenuta con cura. A tal proposito occorre soffermarci su un ulteriore aspetto che si lega inevitabilmente ad uno stile di vita statico o comunque poco dinamico dei nostri cari.

La lesione da pressione (o ulcera da decubito) è una lesione del tessuto cutaneo, con evoluzione necrotica (necrosi = morte dei tessuti), che interessa l’epidermide, il derma e gli strati sottocutanei, fino a raggiungere, nei casi più gravi, la muscolatura e le ossa. Piuttosto comunemente è detta anche “piaga”.

Le ulcere da decubito sono quindi lesioni della pelle e dei tessuti più profondi, che insorgono nelle parti del corpo più a lungo soggette a pressione durante una protratta permanenza a letto o in posizione seduta. I pazienti più a rischio sono quelli impossibilitati o limitati a muoversi in modo autonomo.

Le localizzazioni più ricorrenti delle ulcere sono la regione sacrale (l’area dove si congiungono i glutei), la nuca, i talloni, le scapole, le ginocchia, le orecchie, la colonna vertebrale, la zona dei femori.
Le lesioni possono comparire ed evolversi in modo molto rapido e una volta che si sono formate sono difficili da trattare e in alcuni casi risultano inguaribili.

Le lesioni sono spesso causate da una errata assistenza domiciliare, per mancanza di conoscenza o trascuratezza infatti non attivare immediate tecniche di prevenzione con utilizzo di moderni ausili antidecubito può provocare gravissime lesioni.

Le lesioni presentano dei veri e propri stadi in base alla profondità raggiunta: il primo stadio è l’eritema fisso, il secondo è la ferita a spessore parziale, il terzo è la ferita a tutto spessore che implica danno o necrosi del tessuto sottocutaneo e che si può estendere fino alla sottostante fascia muscolare senza però attraversarla; il quarto è la ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti, necrosi e danno ai muscoli, ossa e strutture di supporto. Ecco un’altra dimostrazione di quanto sia importante intervenire in tempo per evitare danni permanenti e difficili da trattare!

La badante è spesso una figura sottovalutata, ma che invece si inserisce in un processo fondamentale per la conoscenza profonda e costante dei vostri cari, non solo a livello fisico e patologico, ma anche e soprattutto morale e spirituale.

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