Badante non torna dalle ferie

Se la badante non torna dalle ferie?

Le vacanze di Natale sono iniziate, ma dopo si torna alla routine quotidiana e per le nostre badanti arriva l’ora di rientrare nelle famiglie accanto agli anziani laddove non debbano prestare lavoro anche nei giorni festivi.

E se non rientrano dalle ferie? Potrebbe sembrare strano ma in realtà si tratta di una situazione molto comune e frequente.

Cosa fare se a gennaio la colf che si occupa della casa, la baby sitter a cui affidiamo i bambini o la badante dei genitori anziani non si presenta?

Il primo passo sarebbe quello di inviare alla domestica assente una lettera di contestazione. Si tratta di una procedura descritta nell’articolo 21 del contratto collettivo nazionale di categoria. Il requisito indispensabile per poter procedere in questa maniera è la mancanza ingiustificata dal posto di lavoro per 5 giorni di calendario, una regola che vale anche per i lavoratori a ore. Al sesto giorno di assenza o di silenzio, laddove non si siano verificate cause di forza maggiore (come per esempio una malattia, che di norma deve essere certificata entro 48 ore) la famiglia è autorizzata a procedere sulla strada del licenziamento per giusta causa e cercare una badante…. una badante in sostituzione.

Cosa cambia e quali sono le differenze rispetto ad un licenziamento normale? In questo caso non è necessario concedere al lavoratore un tempo di preavviso o indennizzarlo. Il rapporto di lavoro si potrà considerare automaticamente cessato ed il datore potrà di conseguenza procedere con le comunicazioni di rito. In secondo luogo il datore dovrà, quindi, inviare all’ormai ex collaboratore domestico la lettera di licenziamento che fa seguito a quella di contestazione dell’assenza. Licenziare non è un obbligo ma un’esigenza della famiglia la quale potrà anche decidere di non procedere in questa direzione e attendere il rientro del domestico. Tutto ciò dipenderà dalle esigenze della famiglia e dalla urgenza che essa dimostra. In questo caso i giorni di assenza ingiustificata non dovranno essere pagati al lavoratore ma considerati come un permesso non retribuito, come disciplinato dall’articolo 20 del contratto stesso.
Queste informazioni sono ritenute fondamentali rispetto agli accadimenti quotidiani che ci circondano e che dalla nostra esperienza rileviamo ogni giorno. La correttezza e la puntualità sono elementi fondamentali quando subentrano interessi quali la salute dei nostri cari e la sicurezza di chi non è autosufficiente.

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