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Legge 104, Permessi e Badante: si possono avere insieme?

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L’assunzione di una badante è spesso una scelta necessaria per le famiglie che hanno a che fare con persone con disabilità o gravi patologie.

In Italia, la Legge 104 rappresenta una risorsa fondamentale per coloro che si trovano in questa situazione, in quanto offre un importante supporto economico e concede a questi soggetti dei diritti speciali.

In questo articolo, esploreremo come usufruire dei permessi della Legge 104 quando si assume una badante in regola, evidenziando le possibilità e le responsabilità coinvolte.

Cosa prevede la Legge 104

Una delle principali caratteristiche della Legge 104 è il suo impatto sul mondo del lavoro. Essa prevede misure e agevolazioni per i lavoratori con disabilità, come il diritto a congedi retribuiti per assistere i familiari con disabilità grave o invalidanti. In particolare la Legge 104 concede dei permessi di 3 giorni al mese coperti da contributi a chi deve assistere un familiare con handicap grave.

Questi permessi retribuiti mensili che rappresentano un beneficio importante per i lavoratori dipendenti che devono prestare assistenza a un familiare disabile e per gli stessi dipendenti disabili.

Nello specifico, si tratta di assenze che possono essere frazionate a ore e che vengono concesse per un massimo di 3 giorni al mese per la tutela della salute e dell’integrità psicologica e fisica, quando a beneficiarne è il portatore di handicap in prima persona, o per l’assistenza e la cura del disabile, quando a beneficiarne è il lavoratore caregiver.

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Chi può usufruire dei permessi previsti dalla 104?

Per poter accedere a tali permessi, e rientrare quindi nell’ambito di applicazione della Legge 104, la persona che necessita di assistenza deve versare in una situazione di disabilità grave ex art. 3 comma 3 della L. 104/92 certificata dalla Commissione medica della ASL competente.

A beneficiare di questa legge sono i portatori di handicap, quindi tutti coloro i quali presentano una minorazione di tipo fisico, oppure psichico, ma anche sensoriale, la quale comporta una difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa.

Condizione fondamentale per beneficiare del permesso per sé o per assistere un familiare è la grave disabilità, cioè il riconoscimento in capo al lavoratore disabile, o al disabile assistito, di un handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104 : questa condizione deve essere accertata dalle apposite Commissioni Asl.

Inoltre, Aes Domicilio ricorda che per fruire delle assenze il dipendente, lavoratore del settore privato, deve inviare una specifica domanda telematica all’Inps.

Permessi 104 e badante: è possibile usufruirne insieme?

Un lavoratore caregiver designato come unico referente per l’assistenza di un portatore di handicap ha il diritto di usufruire dei permessi legge 104 anche nel caso in cui sia prevista l’assistenza di personale badante. Quello che conta è che il lavoratore caregiver garantisca una sistematica assistenza.

I permessi della legge 104, in base a una recente sentenza della Cassazione, possono essere erogati anche nel caso in cui il disabile venga ricoverato in una struttura residenziale per anziani se questa non garantisce assistenza sanitaria continuativa: il che vuol dire quasi sempre, dal momento che in genere le rsa non assicurano un’assistenza di questo tipo.

Il lavoratore, di conseguenza, non può usufruire dei permessi della legge 104 se il familiare disabile può contare su assistenza sanitaria continuativa, come con una badante convivente.

Un’altra circostanza in cui spettano i permessi è quella relativa alla richiesta di accompagnamento della persona in un luogo diverso dalla struttura in cui è ricoverata per lo svolgimento di esami, visite o terapie.

Articolo aggiornato al 11/01/2024