Il "Me too" delle badanti

Le Badanti Possono Lavorare

Una delle preoccupazioni più grandi che sta cavalcando questo nostro periodo è “quando ritornerò a lavorare?”, ma soprattutto il “come”.

La precarietà sembra aver gettato l’ombra sulle nostre prospettive, a partire dagli studenti, a finire con i pensionandi, ma certamente a contribuire a questa incertezza è stato sicuramente lo Stato italiano – non per colpa sua – a non aver dato una risposta certa ed esaustiva. Le badanti sono rientrate a pieno in questa classe di incertezza, e purtroppo – come abbiamo rilevato anche in altri articoli – ad essere stati tagliate fuori dal decreto di Marzo. (Cosa da non sottovalutare in quanto quell’assenza ha comunque rappresentato un grande freno!).

Un altro capitolo si è aperto per le persone che lavoravano all’interno delle RSA o delle cliniche private, che si sono ritrovate ad essere additate come “Untori” inconsapevoli. Però, anche lì, ci siamo pronunciato, rilevando come le stesse RSA non siano state in grado di mantenere una sufficienza sicurezza in un momento di crisi dilagante. Serve però concordare delle regole comportamentali di prevenzione e protezione per garantire la sicurezza dei dipendenti e degli anziani che ricevono assistenza, i quali, ricordiamo, sono i soggetti con maggiori possibilità di riscontrare complicazioni respiratorie in caso di contagio.

Per anziani e disabili l’assistenza domiciliare è preziosa e indifferibile. Allo stesso modo per colf e badanti lavorare – e quindi ricevere un’entrata fissa – è essenziale, ancor più dopo un periodo di crisi. Il DPCM 26 aprile precisa che colf, badanti e anche baby-sitter possono lavorare anche se non conviventi con la famiglia o la persona della quale si occupano. A tale scopo è dedicata una FAQ del Ministero dell’Interno: “Colf, badanti e babysitter possono continuare a prestare servizio solo se conviventi? Possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza. Tale attività è infatti ricompresa nell’allegato 3 del Dpcm 26 aprile 2020, codice Ateco 97 (Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico).”

Prima di riprendere l’attività a pieno regime, famiglie e dipendenti dovranno stabile tra loro – meglio se con un accordo scritto – come e per quante ore rimodulare le prestazioni lavorative. Ad esempio:

  • intensificare pulizia e sanificazione degli ambienti;
  • obbligatorietà di mascherina e guanti;
  • eventuale diminuzione dell’orario di lavoro.

Nel decreto economico in arrivo tra le diverse misure per imprese e famiglie spunta anche il bonus per colf e badanti: una indennità riconosciuta in base alle ore settimanali previste dal contratto di lavoro fino a 600 euro, erogati dall’Inps.

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