Intervista a una Badante in Quarantena
(tutti i nomi di persona, luoghi ed d’altro citati nella presente intervista sono frutto della fantasia, per tutelare la privacy delle persone realmente intervistate da un membro del nostro team, che si è recato personalmente dalla badante intervistata; altresì ci teniamo a precisare che l’intervista è stata effettuata rispettando le norme vigenti di distanza della sicurezza)
AES: Buongiorno e innanzitutto grazie per aver accettato questa intervista, nonostante questo periodo così turbolento.
Rula: Grazie a voi per avermi contattata!
AES: Iniziamo subito: quanto ha inciso sulla tua attività di badante questo periodo?
Rula: Ha inciso tantissimo! Non lavoro da un mese!
AES: E come hai affrontato burocraticamente questo periodo?
Rula: Nessuno ha parlato mai né di licenziamenti badanti, né di bonus badanti; nessuno ha ci ha detto chiaramente come e cosa dover fare. Io ho solo sentito una mattina il mio datore di lavoro, cioè il figlio dell’anziano che seguo, e mi ha detto: “da domani non venire più!”.
AES: E con i pagamenti?
Rula: Tutto bloccato. Tutto congelato. E non ho potuto nemmeno fare qualcosa di più, perché purtroppo il Signor Davide s’è beccato il Coronavirus!
AES: Mannaggia! E adesso come sta?
Rula: Purtroppo è ancora in stato di degenza; è stato in terapia intensiva per 15 giorni, ed è stato stubato da poco.
AES: Ma i vostri diritti devono cominciare a farsi sentire! Non potete subire così, non potete essere trascurate così!
Rula: E lei ha ragione! Ma chi è che lotta per noi?!
AES: E’ per questo che noi spingiamo sempre a non lavorare a nero. Serve, purtroppo, più chiarezza ancora in Italia, e se non farete questo discorso voi, se vi piegherete così, sempre più spesso i vostri diritti verranno ignorati.
Rula: Ma cosa dovrei fare io?
AES: Per esempio rivolgersi ad una agenzia badanti come la nostra di AES Domicilio, dove sareste tutelate. E davvero.
Rula: Purtroppo questo Coronavirus ha sconvolto tutti noi.
AES: E no, non è vero: questo è un discorso in cui non c’entra il coronavirus, ma l’integrità civile delle nostre coscienze. Ma ora cambiamo argomento: come ha preso questo allontanamento la persona a cui badi?
Rula: Male. Infatti, io, sto chiedendo di giorno in giorno, ma a volte nemmeno mi ci fanno parlare, e questa è una cosa che davvero mi fa stare male. Nessuno si mette nei panni delle persone più deboli. Sono loro a pagarne più di altri.
AES: Come ti immagini il tuo rientro?
Rula: A questo punto penso che il mio rientro non avverrà presso la casa da cui sono uscita.
AES: In che senso?
Rula: Nel senso che in modo tacito sono stata licenziata e purtroppo nessun decreto ha tenuto conto di questa variante.
AES: Purtroppo nessuno poteva prevedere tutto ciò ma bisogna essere fiduciosi!
Rula: Speriamo bene!
AES: Rula, non possiamo che dirti grazie.
Rula: Grazie per aver avuto l’opportunità di parlare e anche di “sfogarmi”.
AES: Grazie a te per aver scelto noi!