come licenziare una badante

Licenziare una badante: come?

Chi ha a che fare con il mondo della terza età, sa benissimo quanto sia difficile trovare qualcuno che sappia davvero “cosa fare”; ed in questo caso ci riferiamo a coloro che professano essere badanti, ma che in realtà si rivelano tutt’altro, gente, il più delle volte, che è in cerca di qualsiasi lavoro, purché conduca a del denaro.

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Ma la salute dei nostri cari non è qualcosa da sottovalutare, né da smerciare come se niente fosse, è qualcosa da preservare e tutelare da ogni possibile dolore.

Ma a tutti capita di sbagliare. Ovvero: quando si assume una badante, soprattutto quando la si assume senza l’ausilio o l’affiancamento di una agenzia socio assistenziale come AES DOMICILIO (assistenza anziani a domicilio), si ha bisogno di stare in piena vigilanza, e sempre attenti sulle carte, le carte burocratiche, le carte fiscali.

Come riuscire, però a divincolarsi nel caso si fosse assunta una badante sbagliata, e non perché incompetente ma perché semplicemente inadatta a compiere alcune mansioni?

Si parla, infatti, di licenziamento della badante per giusta causa o per giustificato motivo, uniche due fattispecie possibili per cessare questa tipologia di rapporto di lavoro.

Si parla di giusta causa quando il lavoratore si macchia di gravi comportamenti che rendono impossibile il proseguimento del contratto. Per esempio, in caso di furti, violenze o minacce, il dipendente può essere licenziato in tronco senza obbligo di preavviso.

Diverso è il caso del giustificato motivo, soggettivo o oggettivo. Il primo si configura come un’inadempienza degli obblighi contrattuali meno grave rispetto alla giusta causa, che dunque non può portare al licenziamento immediato (per esempio uno scarso rendimento lavorativo); il giustificato motivo oggettivo, invece, ha a che fare con una necessità del datore di lavoro che, per esempio, può trovarsi di fronte a difficoltà economiche tali da dover interrompere il rapporto lavorativo per tagliare le spese. Tali fattispecie sono uguali a prescindere dalla nazionalità del dipendente.

I termini per il preavviso di licenziamento della badante variano in base all’anzianità di servizio e alle ore settimanali svolte. In particolare, si distinguono gli orari di lavoro in due fasce: quelli di massimo 25 ore settimanali e quelli che superano le 25 ore settimanali. Nel primo caso, se il lavoratore ha un’anzianità di servizio inferiore a 5 anni, il preavviso sarà di 8 giorni, mentre per più di 5 anni di anzianità il preavviso sarà di 15 giorni. Per i lavoratori che svolgono più di 25 ore settimanali, i termini saranno invece rispettivamente di 15 e 30 giorni, a seconda che l’anzianità di servizio sia inferiore o superiore ai 5 anni. I termini vengono raddoppiati qualora la notifica del licenziamento venga presentato prima del 31° giorno successivo al termine del congedo di maternità.

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AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (badante Milano), Agenzia badanti Monza e Brianza, Badante Como, Badante a Lecco, Bergamo, Badante Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Friuli: Badanti Udine, Agenzia badanti Trieste e Gorizia, ed in molte altre province del Nord Italia.