badante e sensi di colpa

I Sensi di Colpa della Famiglia nel Prendere una Badante, il Manuale della Badante

Un libro può essere una delle scelte migliori per conoscere qualcosa: Aes Domicilio come casa editrice ha raccontato la badante e la famiglia, per aiutare entrambe le figure ad entrare una nel mondo dell’altra.

Questo è il punto dolente per tutti.

Quando si affida il proprio caro a una badante nascono conflitti e sensi di colpa che creano profondo disagio nelle famiglie e possono diventare distruttivi per chi li vive.

D’altro canto l’anziano, che ben conosce i suoi figli o i nipoti, sa come far leva sugli eventuali sensi di colpa per ottenere quello che vuole.

Nello specifico, il senso di colpa nei figli si crea quando è necessario prendere una decisione senza ritorno, cioè affiancare all’anziano una badante o, peggio, cercare una struttura.

Arriva il momento di scegliere chi deve accudire i genitori anziani.

Molte persone affidano i propri genitori anziani alle case di riposo, oppure decidono di scegliere un assistente a domicilio per accudirli.

In tutti questi casi, allora, come fare per non avere sensi di colpa?

Come si cura il senso di colpa per aver lasciato il proprio caro alle cure di qualcun altro? Esiste un modo per gestirli in questi casi particolari?

 

È necessario prendere atto di una realtà a monte: il senso di colpa è spesso latente nell’individuo a causa di retaggi culturali, talmente radicati da essere, spesso, di difficile individuazione. Educazione familiare prima, scolastica e religiosa poi, costruiscono basi più che solide per questo tipo di sentimento.

Il senso di colpa, poi, può manifestarsi in modo diverso: a volte come… senso di colpa effettivo e riconoscibile, a volte come ribellione e rabbia, con l’intenzione, da parte dell’interessato, di mettere a tacere
quel disagio.

L’argomento da solo meriterebbe un volume, ma non essendo questo l’obiettivo del manuale, bisognerà limitarsi a trattarlo in modo più stringato.

È necessario un lavoro su se stessi per riuscire quantomeno a limitare il timore della disapprovazione e del giudizio sociale, è necessario comprendere che è proprio il non voler deludere gli altri, non voler subire giudizi negativi, a tenere legati a doppia mandata ai sensi di colpa.

In altri casi si sviluppano dei rimorsi a causa del dolore di un rapporto che è andato deteriorandosi col passare del tempo e che si teme sia troppo tardi per recuperare.

Le persone anziane, con il loro stesso comportamento, le loro aspettative e le modalità di chiedere o offrire supporto, possono alleggerire o appesantire il carico emozionale dei più giovani, secondo la teoria dell’attaccamento.

Un genitore che, come è già stato analizzato, rifiuta la badante e si lamenta della mancata presenza dei figli, è sicuramente una causa di peso aumentato, di qualcosa che va a gravare sulla salute fisica e mentale dei figli, soprattutto nel caso in cui si tratti di figli unici, quindi soli a farsi carico dell’anziano e, soprattutto, del dover fare delle scelte sgradite.

I sensi di colpa nei confronti di coloro che ci hanno cresciuti e amati può sembrare inevitabile, ma è estremamente dannoso per entrambe le parti, quindi, come già sottolineato, è necessario, per il bene di tutti, non esserne sopraffatti e mantenere obiettività per poter riconoscere cosa sia realmente meglio per il congiunto, al di là dei propri desideri e attaccamenti.

E importante capire e accettare quando ci sia bisogno di un aiuto.

Se ci sono famiglie che non si fanno problemi ad abbandonare l’anziano a se stesso, sistemandolo con badanti o in strutture, ci sono altrettante famiglie che non permettono a nessuno di dar loro un sostegno, volendo a tutti i costi fare da sé.

Questo non è un bene, perché ci si sottopone a un carico di responsabilità e fatica che non possono che provocare problemi di salute, esaurimento al familiare e sensi di colpa, questa volta, all’anziano.

Quindi è fondamentale, come già visto, capire quando sia necessario un aiuto, per i familiari e per l’anziano stesso.

Se non si vuole accettare subito l’idea di una badante, si potrà iniziare con i centri diurni, o “asili” per anziani, luoghi di attività e socializzazione nei quali il congiunto può trovare stimoli ed essere motivato a non lasciarsi andare alla passività.

Socializzare, sentirsi vivi e utili, avere compagnia, nuove conoscenze, di persone magari con gli stessi problemi e storie simili, confrontarsi, sono elementi importantissimi per il benessere dell’anziano e possono portarlo a vedere, a sua volta, un aiuto proprio come una risorsa, un miglioramento stabile della propria condizione.

Così diventa importante superare i sensi di colpa nel momento in cui la badante non sia più la soluzione e sia necessario un trasferimento in struttura.

Questa è la scelta più dura, quella che provoca veramente lo scatenarsi dei sensi di colpa della peggior specie, ma, ancora una volta, non ci si può permettere di esserne sopraffatti: il bene reale del proprio congiunto è la priorità assoluta.

Aes Domicilio coglie l’occasione del suo primo manuale per far conoscere com’è realmente il mondo della badante.

Il manuale è acquistabile direttamente dal sito Aes domicilio.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.