Regolarizzare Badante

Regolarizzazione della Badante

E’ in questi termini che la regolarizzazione delle badanti ci si poneva davanti qualche mese fa:

“il lavoro nero è ancora cavalcante nel nostro paese, e non si è debellato neanche per un poco; la nostra è una realtà che ancora è fondata sul passaparola, soprattutto al Sud, ma quando avvengono dissesti di questo genere, come il Covid 19, improvvisamente tutti si risvegliano e capiscono quanto sia importante pagare le tasse sulle assunzioni, anziché sperare di “fregare lo Stato”, perché, come è avvenuto, si resta fregati. In tutto si tratterà di circa 300.000 persone, secondo le stime del Viminale, ma potrebbero essere anche di più. Non tutta la platea di colf e badanti, però, attualmente in Italia con contratti irregolari o permessi scaduti, potrà beneficiare della sanatoria.”.

Le badanti che però svolgono lavoro per meno di 280 ore annuali, possono essere pagate attraverso il libretto famiglia, uno strumento che sostituisce i voucher di lavoro.

Ovviamente, questo è possibile perché il numero di ore di lavoro è talmente limitato che il rapporto viene considerato come una collaborazione occasionale.

Ma proprio perché le famiglie hanno l’obbligo di regolarizzare l’attività svolta con il contratto badante, anche i contributi sono a proprio a carico. E proprio perché i costi sono abbastanza alti, non tutte le famiglie regolarizzano il rapporto di lavoro, infatti, parliamo di uno dei settori con il più alto numero di lavoratori in nero. Quindi, una volta che avete scelto la badante che assisterà il vostro assistito, ci saranno degli obblighi da rispettare.

Innanzitutto, dovrete stabilire quali sono i compiti della badante e metterli per iscritto nel contratto. Fate molta attenzione a questo passaggio, perché è di fondamentale importanza e serve per evitare incomprensioni che potrebbero sfociare in eventuali denunce in futuro.

La persona non autosufficiente, infatti, può accedere al condono sul lavoro nero senza dimostrare il possesso del minimo di reddito fissato negli casi di regolarizzazione a 20/30 mila euro. Lo precisa, tra l’altro, il ministero dell’interno nelle Faq pubblicate sul proprio sito. Il requisito del reddito.

Per presentare la domanda di regolarizzazione del lavoro, all’Inps ovvero allo sportello unico immigrazione se riguarda cittadini extracomunitari, occorre essere in possesso di un requisito di reddito non inferiore a 30 mila euro per i settori agricoltura, allevamento ecc., e 20/27 mila per i domestici. Con una Faq il ministero precisa che per regolarizzare le badanti non occorre il requisito di reddito, ma soltanto un certificato medico che attesti la limitata autosufficienza dovuta a patologie o handicap (data ed estremi del certificato vanno inseriti nella domanda).
E’ così che l’intricata materia della regolarizzazione si profila nel nostro ordinamento statale.

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