Gli anziani e l’insonnia
Aes Domicilio è l’associazione con conoscenza nei vari problemi che caratterizzano le persone anziane, gestendo le famiglie assicurando loro una badante preparata per ogni esigenza. Un argomento da trattare è l’insonnia in particolare delle persone con demenza.
Le persone affette da demenza non riescono a dormire la notte; soffrono cioè di insonnia. Oltre a stancarsi terribilmente, è probabile che sveglino anche altre persone che hanno bisogno di dormire. Ma mentre i malati possono recuperare il sonno durante il giorno, chi deve lavorare o studiare non può fare altrettanto. È evidente il rischio che ne vada di mezzo la salute e il benessere generale dell’intera famiglia, con ripercussioni sulla qualità dell’assistenza.
Nei casi di insonnia e di girovagare notturno bisogna trovare il modo di garantire a chi assiste e al resto della famiglia un riposo sufficiente, cercando al tempo stesso di far dormire il malato. Tuttavia, poiché questo non è sempre possibile, si deve cercare di ridurre i rischi potenziali e aumentare il comfort del malato durante le molte ore che passerà sveglio. Il disturbo del sonno e il girovagare notturno dei malati è un disturbo comportamentale che ha effetto non solo su di loro, ma anche su chi li assiste.
Con le terapie non farmacologiche è possibile migliorare e prevenire l’insonnia. Sebbene sconfiggere del tutto l’insonnia nei malati di Alzheimer sia difficile, ci sono alcuni modi per ridurla e prevenirla. Crea una routine, limita i sonnellini e tienilo attivo durante il giorno.
Se un malato dorme molte ore del giorno – spesso perché annoiato, apatico o inattivo – sicuramente farà più fatica a rimanere addormentato tutta la notte. Una semplice passeggiata, un po’ di ginnastica dolce o una sessione di yoga o tai chi aiuta a migliorare il sonno, l’importante è evitare di costringerlo/a a fare qualcosa che lui non avrebbe mai scelto di fare.
Alla sera è consigliabile creare un’atmosfera domestica tranquilla, abbassando il volume di televisione, radio, stereo, ecc. – o anche spegnendoli del tutto; la musica a basso volume può avere un effetto calmante a patto che sia compatibile con le preferenze della persona con demenza.
Per aiutare a combattere l’insonnia è fondamentale anche creare una routine quotidiana, far andare sempre alla stessa ora il malato: avere e rispettare abitudini è il modo migliore per mantenere la calma.
Gestire l’insonnia nei malati di Alzheimer può essere complesso, se si ha il sospetto che la persona di cui ci prendiamo cura soffra di depressione è necessario rivolgersi a un medico per avere un consulto. Infine, è una buona norma mettere in sicurezza gli ambienti, chiudendo a chiave le porte – specialmente quella di cucina e quella di casa, per evitare che il malato possa uscire di notte. Bisogna ridurre gli ostacoli e si può, per esempio, lasciare invece una luce accesa in bagno così che possa raggiungerlo facilmente.
Noi di Aes Domicilio siamo vicini alle famiglie assicurando badanti selezionate adeguate ad ogni esigenza.
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