Le Badanti, il Lavoro Nero e il 2020 Che ha Fatto di Questo il Pieno
AES DOMICILIO da anni ha annunciato la sua battaglia contro il lavoro nero, mostrando gli svantaggi d’affidarsi ad un patto del genere, che tende a non tutelare nessuno, a mostrare un piccolo guadagno di tipo economico a fronte di un’enorme perdita di tipo fiscale – e non si parla solo del danno apportato all’economia italiana in generale, ma proprio al danno di tipo anche economico che il lavoro a nero si porta dietro, non tutelando nessuno.
Il professor Emilio Reyneri, professore emerito di sociologia del lavoro all’Università di Milano Bicocca. «In primis, c’è il lavoro domestico (un quarto di tutti i lavoratori in nero), seguito da commercio (oltre l’11%), alloggio e ristorazione (8,5%) e le attività professionali (8,5%). Agricoltura, industria manifatturiera e costruzioni oscillano tra 7% e 8% dell’occupazione irregolare. Nel segmento che più alimenta il lavoro nero, i servizi domestici alle famiglie, il tasso di irregolarità sfiora il 60%». Occhio alle sorprese, si fa per dire: «L’incidenza è molto elevata anche nelle attività artistiche e di divertimento, mentre è relativamente modesta nei servizi finanziari e assicurativi».
Un mucchio selvaggio di «domestiche e badanti, commercianti e artigiani, camerieri e baristi, muratori, braccianti; ma anche musicisti, infermieri, insegnanti a domicilio. Forniscono prestazioni sia alle famiglie che alle micro-imprese, molte delle quali nascono, muoiono e rinascono con gran frequenza per sfuggire a ogni controllo», aggiunge il docente e scrittore, che sta preparando un contributo ad hoc per il prossimo rapporto Cnel. «Durante il lockdown, la domanda per buona parte di queste attività è crollata: si pensi al turismo, alla ristorazione, all’intrattenimento. Ma per altri è cresciuta, come le consegne a domicilio».
AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.
La radiografia-tipo appare infatti radicalmente differente. «Nelle regioni meridionali gli occupati irregolari sono tendenzialmente maschi, in età centrale e capifamiglia, mentre in quelle settentrionali sono per lo più donne, giovani e coniugi. È così probabile», conclude il professor Reyneri «che i lavoratori in nero nel Mezzogiorno siano i soli occupati in famiglia, mentre al nord vivano in nuclei familiari in cui il capofamiglia ha un lavoro regolare».Qualcosa, certo, si muove. Si è da poco conclusa la cosiddetta “sanatoria colf, badanti e braccianti”, procedura di emersione dei rapporti di lavoro irregolare intrapresa a inizio giugno ai sensi del decreto legge del 19 maggio. Sono arrivate 200 mila domande e rotte di regolarizzazione. Mobilitati i comparti dell’agricoltura, del lavoro domestico e dell’assistenza alla persona.
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AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Agenzia badanti Monza e Brianza, Badante Como, Badante a Lecco, Bergamo, Badante Varese.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Piemonte: Badanti Torino, Agenzia badanti Cuneo e Asti, ed in molte altre province del Nord Italia.