Badante alcool problema

La badante e l’alcool: come affrontare il problema

Uno dei problemi da non sottovalutare durante la scelta della badante, e dunque, per quanto riguarda le agenzie socio sanitarie, durante il momento dello “screening” (AES DOMICILIO ha apposite formazioni per questa delicata da fase di inserimento della badante all’interno del nucleo familiare ove opererà); è considerare lo stato fisico e psicologico della badante, e dunque accertarsi che goda di buona salute.

Uno studio condotto dai dipartimenti di Sociologia delle Università italiane ha stabilito che ben il 18% delle badanti – o di persone che si professano tali – soffrono di disturbi dovuti all’abuso di alcool – dunque 2 badanti su 10! –

In realtà questo dato è indice di un quadro ben più grave e da non trascurare cioè la buona salute delle badanti, cioè persone che dovranno andare ad assistere altre persone che non godono di buona salute. Non essere vigili su questo aspetta genererebbe un contraccolpo all’interno della catena assistenziale per cui dei “malati” assistano altri “malati”, non disponendo della lucidità e della energia fisica che il mestiere della badante richiede.

Le agenzie per badanti devono andare ancora più a fondo: perché le badanti riversano i propri problemi in queste fughe dannose per sé e per gli altri? La risposta è data dalla loro vita.

La “storia” delle badanti

La maggior parte delle badanti sono straniere e provengono da paesi dell’est, queste abbandonano figli, mariti, famiglie per cercare un futuro alternativo, non senza incertezze, non senza precari risultati. Il più delle volte il mestiere della badante non è una scelta ma un ripiego, e dunque vien fatto con poca perizia, oppure, quando le capacità vi sono, vien fatto con poca dedizione: ciò comporta una gravissima pecca. La badante deve essere vigile al massimo delle sue possibilità e capacità, al fine di intervenire tempestivamente in caso di emergenza e di poter soccorrere la persona di cui si prende cura; l’alcool alterando lo stato psico-fisico della persona ne altera anche la soglia percettiva non riuscendo a comprendere la pericolosità della situazione in cui ci si potrebbe trovare, e, soprattutto, si dovrebbe intervenire.

AES Domicilio assistenza a domicilio per anziani è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (badante Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo e Pavia.
Siamo anche presenti in tutto il Nord Italia, attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising.

Una delle domande fondamentali durante lo “screening” da porre alle badanti – sembra assurdo ma non lo è – è: “sei felice?”. Esattamente: la felicità è una delle motivazioni che più rendono efficiente chi lavora; chi è felice di star svolgendo una mansione, svolgerà tale mansione in modo migliore e più efficiente; chi è felice, se non di svolgere la propria mansione, almeno di tornare a casa e incontrare i propri cari, comunque verrà spinto da un senso di utilità e di operosità attiva che renderà il suo lavoro migliore. Il problema è che la maggior parte delle volte le badanti si ritrovano non solo ad essere insoddisfatte del lavoro che svolgono, ma persino ad essere insoddisfatte della vita che conducono al di fuori del loro lavoro, abbandonate nella loro solitudine, riversando questa loro tristezza nell’alcool.