Detrazioni badanti

Detrazione per la badante: quando manca la busta paga

AES DOMICILIO è una cooperativa socioassistenziale che si occupa da ormai molti anni di donare una regolare contrattualità alle badanti, fornendo un preciso ruolo tra le famiglie e le loro esigenze (infatti, la badante non è sempre buona per ogni occasione, bensì cambia, si modula, si sceglie in base alle funzioni che riesce a fare e che le vengono richieste, ecco perché, AES DOMICILIO, ha un apposito team di “screening” della badante, dove vengono selezionati ed analizzate le varie competenze effettivamente certificate dalla badante), in più svolge una ininterrotta attività di informazione sia per le famiglie che per le badanti, come in questo caso riguardante la detrazione. Scopri anche quanto costa una badante con AES Domicilio.

Detrazioni per la badante: come funzionano?

Ad esempio per le spese di assistenza della persona non autosufficiente è anche possibile fruire di una detrazione fiscale: si possono cioè detrarre dalle imposte i costi sostenuti per l’assistenza (sia da parte dell’interessato, che dei familiari che lo hanno a carico), sino a 2.100 euro l’anno, se il reddito non supera 40mila euro. La detrazione è pari al 19% dei costi, quindi il massimo che si può togliere dalle tasse è pari a 399 euro per ogni anno d’imposta, e deve essere indicata nel modello 730 o Redditi. E’ stato segnalato in rete che alcuni Caf chiedono la busta paga per certificare l’assunzione in regola della colf o della badante.

Questo adempimento però potrebbe rappresentare un ostacolo pratico se la badante straniera è tornata in patria o se si trova all’estero per le ferie.

L’obbligo di consegna delle buste paga è fissato all’articolo 33 del Ccnl per colf e badanti. Tuttavia questo non è un passaggio essenziale ai fini della detrazione perché per questo può essere sufficiente un’autocertificazione del datore di lavoro e firmata dal lavoratore. Sul punto è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate a chiarire con circolare 13/2019 le regole per il visto di conformità da parte dei Caf. La ricevuta firmata dal soggetto che ha prestato assistenza dovrà riportare nero su bianco i dati anagrafici della badante nonché il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e di quello che presta l’assistenza. Se la busta paga non può essere recuperata, potrebbe, quindi, essere sufficiente farsi spedire per posta tale certificazione firmata. In tal modo sarà possibile procedere con la richiesta di detrazione.

Ricordiamo che la detrazione della spesa per colf e badanti è ammessa entro un tetto massimo di 2.100 euro l’anno a prescindere dalla retribuzione effettivamente versata.

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AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (badante Milano), Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo, Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Veneto e Lombardia: Agenzia Badanti Verona , badante Brescia ed in molte altre province del Nord Italia.