Badanti e liquidazione anticipata
La liquidazione anticipata delle badanti è uno dei “temi caldi” a cui fanno fronte le agenzie socio assistenziali che si occupano di badanti: infatti, più volte durante l’anno le badanti chiedono che vengano retribuite anticipatamente per fronte ad un numero di spese, per vivere, o semplicemente per mandare i soldi nel proprio paese; e Dicembre, mese delle feste e mese dei regali è uno di quei mesi che riguardano questo “tema caldo”.
L’anticipo del TFR delle badanti
C’è una statistica particolare relativa al lavoro domestico che riguarda il TFR. Si tratta della cosiddetta liquidazione o buonuscita, cioè dell’indennizzo da erogare al lavoratore al termine del contratto di lavoro. Il TFR, acronimo di Trattamento di Fine Rapporto è una indennità che matura mese per mese durante il rapporto di lavoro e riguarda tutti i lavoratori dipendenti di qualsiasi settore.
Nel lavoro domestico sembra che sia uso comune, almeno per quanto riguarda le statistiche, la richiesta di anticipo di questo indennizzo da parte dei lavoratori. Secondo una guida fiscale pubblicata dal noto quotidiano “Il Sole 24 Ore”, è a dicembre che ogni 2 badanti o colf regolarmente assunte, una chiede l’anticipo del TFR. Rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti del settore privato, il lavoratore domestico non deve rispettare il periodo minimo di assunzione per poter richiedere un anticipo della liquidazione. Inoltre, la richiesta di anticipo, sempre rispetto agli altri settori di lavoro, non necessita di una giustificazione specifica. In linea generale infatti, il TFR si ottiene alla fine del rapporto di lavoro, a prescindere da come esso sia giunto a termine, cioè per fine contratto badante, decesso del soggetto da assistere, licenziamento o dimissioni.
AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo e Badante Pavia.
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Come chiedere un anticipo?
Per poter richiederne un anticipo, nel mondo del lavoro, il dipendente deve essere in servizio e quindi assunto da almeno 8 anni presso lo stesso datore di lavoro. Nello specifico, la badante o la colf potrà andare a richiedere al datore di lavoro fino al 70% della liquidazione maturata al momento della richiesta. Un’altra particolarità specifica del TFR per il domestico è che esso va riconosciuto anche dopo lo svolgimento del solo periodo di prova, purché superiore a 15 giorni.
Nella liquidazione va rispettato il preavviso, cioè se erogato al termine del rapporto di lavoro, in caso di mancato adempimento del periodo di preavviso da parte del datore di lavoro, bisognerà aggiungere al TFR già maturato, tanti mesi di anticipo quante previste dalle regole del preavviso stabilite dal CCNL.