Badante assunzioni in famiglia

Badanti: assunzioni in famiglia. Fino a che punto?

E’ un dato innegabile il crescente aumento di badanti in Italia, perché un dato altrettanto innegabile è il crescente aumento di anziani in Italia.

I lavori si sono resi sempre più sfiancanti e sempre più la gente è costretta a compiere straordinari per sbarbare il lunario, così che è diventato pressoché impossibile curare e/o badare ai propri cari così come eravamo abituati a pensare.

Ma quando in famiglia abbiamo una persona che necessita di cure, e quando il suddetto lavoro scarseggia e si è comunque costretti a badare al nostro caro, può subentrare la soluzione di “farsi assumere” dalla propria famiglia in qualità di badante?

Assumere un famigliare come badante

Vediamo i risvolti di questa bizzarra ipotesi. Immagina di aver convissuto, per diversi anni, con un genitore o un altro parente disabile e di esserti spontaneamente presa cura di lui: lo hai accudito come se fosse tuo figlio, lo hai aiutato a vestirsi e ad andare a letto, a lavarsi e a mangiare.

Quando cucinavi per te hai anche cucinato per lui; quando hai fatto la spesa, l’hai fatta per entrambi; gli hai tenuto pulito il bagno e la camera da letto; lo hai accompagnato in auto quando doveva uscire.

Insomma, a conti fatti, sei stata in tutto e per tutto la sua badante.

Ora ti chiedi se tutto questo lavoro può esserti, in qualche modo, utile almeno da un punto di vista economico, se cioè ti spettano dei riconoscimenti da parte dello Stato come una pensione o un altro incentivo.

l dubbio legale che dunque ti poni è se, nel fare da colf a parenti, posso farmi assumere.

La questione è stata di recente decisa dalla Cassazione. La Corte ha deciso un caso del tutto simile al tuo.

Nel caso di specie, una signora aveva lavorato per oltre quarant’anni al servizio del cognato che abitava insieme a lei ed al marito (suo fratello).

Nel corso delle istruttorie era emerso un accordo tra i due fratelli e la ricorrente/moglie/cognata: i due uomini si sarebbero occupati dell’azienda di famiglia, mentre lei, “sollevata dal lavoro in azienda”, si sarebbe dovuta dedicare al ménage della casa comune ai tre. La donna ha così fatto causa al familiare disabile e, rivolgendosi al giudice, ha chiesto che fosse accertato il lavoro da lei prestato come quello di un normale “dipendente”, le fossero riconosciute le retribuzioni previste dai contratti collettivi, il Tfr, i contributi, le ferie non godute e, ovviamente, circostanza di non poco conto, il diritto alla pensione.

Il tribunale però ha innanzitutto dovuto affrontare un problema in merito alla prova del rapporto giuridico: ci si può far assumere come colf o badante da un familiare? Ecco cosa ha detto la Cassazione, nell’ultimo grado di giudizio.

Tra persone legate da vincoli di parentela o affinità, le prestazioni lavorative svolte dall’uno in favore dell’altro si presumono sempre a titolo gratuito e ciò per via del normale rapporto di affezione e benevolenza che si instaura tra essi. Il rapporto di consanguineità porta infatti i familiari a venirsi reciprocamente incontro senza chiedere nulla in cambio, solo per un dovere morale o sociale.

Sei alla ricerca di un aiuto per la gestione amministrativa della tua badante? Vuoi sapere quanto costa una badante?

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Monza e Brianza, Como, Lecco, Agenzia badanti Bergamo, Pavia.
Siamo anche presenti attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Piemonte: Agenzia Badanti Torino , badante Cuneo ed in molte altre province del Nord Italia.