Detrazioni per la badante: contributi deducibili dal 730
Indice
Il Fisco consente agli anziani che usufruiscono dell’assistenza di una badante a domicilio, o ai loro parenti, di beneficiare di uno sconto del 19% sulle spese sostenute per l’assunzione di questa figura. Ciò vale anche per gli addetti all’assistenza personale, con un limite di 2.100 euro per contribuente. L’unico requisito per beneficiare delle detrazioni fiscali è che il reddito complessivo del soggetto non superi i 40.000 euro.
Pertanto, vi invitiamo a prestare attenzione durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, in quanto è possibile ottenere uno sconto sulle spese sostenute per la badante. Questo beneficio è concesso quando i contribuenti presentano la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730 o il modello unico.
Detrazioni badante: quali sono i costi detraibili
I costi per una badante a ore e una badante convivente che sono detraibili dalle tasse in dichiarazione dei redditi con modello 730 e con il Modello Unico sono quelli relativi al versamento dei contributi previdenziali Inps e, stando a quanto previsto dalle regole in vigore, sono detraibili dalle tasse i costi per i contributi ad una badante fino ad un massimo di 2100,00 euro, somma che comprende esclusivamente la quota rimasta a carico del datore di lavoro e al netto della quota di contributi a carico del lavoratore.
I costi che si sostengono per l’assunzione di una badante possono essere portati in detrazione sia nel modello 730 sia nel modello Unico della dichiarazione dei redditi rispettando limiti e importi previsti. Vediamo allora quali sono i limiti massimi di importo dei costi detraibili per una badante assunta in 730 e Unico.
Sono diversi i costi sostenuti per una badante assunta che rientrano la spese detraibili nel 730 ma anche nel modello Unico.
Innanzitutto sono detraibili dalle tasse in dichiarazione dei redditi con modello 730 e con modello Unico le spese sostenute per il versamento dei contributi previdenziali Inps alla badante assunta con regolare contratto di lavoro per badanti.
I datori di lavoro domestico versano, infatti, ogni tre mesi i contributi Inps alle badanti ed è bene sapere che i versamenti per le badanti, anche se effettuati con buoni lavoro voucher, si possono portare in detrazione dalle tasse Irpef indicate nella dichiarazione dei redditi 730 e nel Modello Unico. Insieme ai costi che si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi con modello 730 e con modello Unico relativi all’assunzione di una badante vi sono anche quelli che si possono portare in deduzione

Chi può dedurre le spese della badante?
La detrazione fiscale per le spese legate all’assunzione di una badante o di un addetto all’assistenza personale è concessa alle persone che sono in stato di non autosufficienza nel compimento di atti della vita quotidiana.
Per il comune contribuente è consentito dedurre dal reddito solo i contributi previdenziali e assistenziali versati per il collaboratore familiare. Per le persone non autosufficienti, invece, le agevolazioni fiscali riguardano anche la retribuzione pagata al collaboratore familiare.
Inoltre, l’importo di 2.100 euro di spesa massima detraibile è riferito al singolo contribuente e non al singolo collaboratore familiare. Ciò significa che, indipendentemente dal numero di addetti alla persona, per sé e per i propri familiari a cui si riferisce la spesa, l’ammontare massimo detraibile è 2.100 euro.
In aggiunta, se più contribuenti hanno sostenuto spese per badante o altro assistente personale per un loro familiare, la misura della detrazione va ripartita tra i soggetti che hanno sostenuto la spesa.
La condizione di non autosufficienza per la detrazione spese badante
La condizione per poter usufruire della detrazione fiscale è la condizione di non autosufficienza della persona nel compimento degli atti di vita quotidiana. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la “non autosufficienza” si configura nel caso in cui viene meno la capacità di:
- assumere alimenti
- espletare funzioni fisiologiche e di igiene personale
- deambulare
- indossare indumenti in autonomia.
Inoltre, sono considerati non autosufficienti anche i soggetti che necessitano di sorveglianza continua. Al fine di riconoscere lo stato di “non autosufficienza”:
- è sufficiente che sussista anche solo una delle situazioni sopra menzionate;
- è necessaria la relativa certificazione medica.
Assunzione badante: quali sono le spese detraibili dal 730
Le spese che si possono portare in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi con modello 730 per lavoratori dipendenti e pensionati sono tante. Lunga, infatti, la lista delle detrazioni aggiornate per le spese che si possono detrarre permettendo di pagare meno tasse riducendo l’imposta lorda Irpef.
Sono diverse e tante le spese che si sostengono durante l’anno che possono dare diritto a detrazioni ma anche deduzioni, secondo diverse percentuale, in sede di dichiarazione dei redditi. Lunga la lista delle spese detraibili in 730 per cui, è bene sottolinearlo, è necessario aver conservare i relativi documenti che attestano l’effettivo pagamento avvenuto della spesa sostenuta.
Per essere detratte in dichiarazione dei redditi, le spese devono essere state sostenute nel corso dell’anno per cui si presenta il 730.
La lista aggiornata delle spese detraibili con il 730, è lunga e in base alla percentuale di detrazione prevista permette di pagare imposte inferiori e comprende:
- spese mediche e sanitarie;
- spese per esami medici;
- spese sostenute per disabili e invalidi;
- spese per cure dei disturbi per l’apprendimento specifico (DSA), come l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici informatici, necessari all’apprendimento, la comunicazione verbale e l’apprendimento delle lingue straniere;
- spese per assistenza anziani;
- spese per familiari a carico, figli, coniugi o altri familiari;
- spese veterinarie;
- spese scolastiche per scuole private paritarie e non paritarie;
- spese per il pagamento delle rette di asilo nido e scuola materna;
- spese per mensa scolastica;
- spese universitarie;
- spese sostenute per l’attività sportive dei figli;
- spese per abbonamenti ai mezzi pubblici;
- spese per fondo pensione e polizze vita;
- spese funebri;
- spese per affitto casa e interessi passivi mutuo prima casa;
- spese per assicurazione casa;
- bonus ristrutturazione casa e bonus mobili ed elettrodomestici;
- ecobonus;
- sismabonus;
- bonus giardini;
- spese per infissi e finestre;
- spese per l’affitto di casa di studenti fuori sede, per cui è prevista sempre una detrazione Irpef del 19%;
- erogazioni liberali e donazioni favore di organizzazioni non a scopo di lucro di utilità sociale e associazioni di promozione sociale.

Quali sono i limiti della detrazione per le spese della badante
Stando a quanto previsto dalle regole in vigore, sono detraibili dalle tasse i costi per una badante fino ad un massimo di 2100,00 euro, somma che comprende esclusivamente la quota rimasta a carico del datore di lavoro e al netto della quota di contributi a carico del lavoratore.
I contributi previdenziali alla badante sono detraibili entro un preciso limite di importo che è di 2100,00 euro all’anno, mentre gli importi superiori si possono portare in deduzione.
I contributi alle badanti da portare in detrazione nel 730 devono essere riportati nel Rigo E23- Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari, dove devono essere riportati i contributi previdenziali e assistenziali versati alla badante.
Per chi usa il modello 730 precompilato è sempre consigliabile verificare l’importo riportato nel modello disponibile da scaricare sul sito dell’Agenzia delle Entrate o dall’Inps, considerando che, stando a quanto riportano le ultime notizie, diverse famiglie riscontrano importi differenti.
Per chi fa la dichiarazione dei redditi con modello Unico, il datore di lavoro domestico, per portare in deduzione la spesa per i contributi Inps della badante convivente o non convivente deve indicare la quota a prevista nel Rigo RP Unico 2023.
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