persona sorda e badante

La Persona Sorda, come Interviene la Badante

Il 20% delle persone anziane, di coloro che hanno superato i 65 anni subiscono una perdita dell’udito, e tale percentuale raddoppia se si guarda a chi ha più di 75 anni.

Considerando l’allungamento dell’aspettativa di vita della popolazione mondiale, la perdita dell’udito, sordità o, con termine tecnico, ipoacusia, interessa una larga fetta degli over 65, questo dovrebbe essere un dato da non sottovalutare.
La presenza di una badante può aiutare molto in una situazione come questa, perché una diminuzione delle facoltà uditive può portare l’anziano ad avere difficoltà.

Alcune situazioni che possono far suonare il campanello d’allarme sono:

  • l’anziano non percepisce il campanello della porta o lo squillare del telefono
  • l’anziano chiede spesso che frasi o parole vengano ripetute più volte oppure si lamenta del fatto che chi interloquisce con lui parla a volume troppo basso e non si fa sentire

Esiste infatti comunemente una forte reticenza dell’anziano a riconoscere le sue difficoltà, per eluderle o minimizzarle o, peggio, per rassegnazione.

La badante con il suo intervento deve aiutare la persona nella gestione delle sue difficoltà.

Le badanti che lavorano con persone sorde devono avere empatia e sensibilità e pazienza.

La badante si deve mostrare disponibile, pronta all’ascolto, anche solo attraverso il proprio atteggiamento, aiutare il paziente a sentirsi a proprio agio, sicuro e senza timori.
Quando la badante utilizza la comunicazione in forma scritta, è necessario per la badante utilizzare una  calligrafia perfetta e chiara e i termini semplici.
La badante diventa quindi per l’anziano, l’unico mezzo di comunicazione col mondo.
Conoscere ciò che circonda la vita dell’anziano è il primo passo per non farlo sentire escluso dalla società, e dalle persone che ama.

 

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.