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Obbligo di assistenza verso i genitori

GLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA VERSO I GENITORI

Quando in una famiglia i genitori diventano anziani e, non di rado, incapaci di badare a se stessi, accade purtroppo spesso che i figli si trovino a litigare riguardo alla loro necessaria assistenza e sostegno economico.

Il 23% delle famiglie italiane con almeno un genitore over 80 vive conflitti tra figli sulla gestione dell’assistenza, con un aumento del 15% rispetto al 2020. Nel 35% dei casi, le dispute finiscono in tribunale.

AES Domicilio mette a disposizione diverse soluzioni che vanno dalla badante ad ore, per un piccolo aiuto, alla badante convivente, che supporta l’anziano in ogni momento. Capita allora che anche chi è animato dalle migliori intenzioni, si trovi nella condizione di non saper cosa fare a causa dei rifiuti e delle scuse portate dai fratelli o dagli altri congiunti.

A riguardo, è bene subito chiarire che occuparsi delle cure e dell’assistenza di un genitore che, a causa della salute precaria, dell’età avanzata o delle ridotte disponibilità economiche non è in grado di provvedere a se stesso, anche solo parzialmente, non è solo un dovere morale ma anche giuridico.

La legge sull’obbligo di assistenza ai genitori

Per legge fino a quando il figlio convive con la famiglia d’origine egli ha anche l’obbligo:

  • di rispettare i genitori
  • di contribuire al mantenimento della famiglia in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito.

L’Art. 433 del Codice Civile italiano stabilisce che i figli sono obbligati a mantenere i genitori «non autosufficienti» in proporzione al loro reddito. Il mancato adempimento può portare a una condanna al pagamento di una pena fino a €10.000 (Art. 570 c.p.).

Sbaglia, perciò, chi ritiene naturale, continuando ad abitare con il genitore fino a ben oltre la maggiore età, di dover ricevere da quest’ultimo vitto, alloggio, cure e assistenza, senza che gravino anche su di lui dei precisi doveri morali e materiali. Va poi considerato che il soggetto di età avanzata è molto spesso anche una persona che versa in “stato di bisogno” in quanto non dispone di redditi propri o, anche quando ne dispone, questi si rivelano insufficienti per provvedere a tutte quelle necessità di cura e assistenza che si accrescono inevitabilmente in misura proporzionale all’età e all’aggravarsi di eventuali malattie.

Secondo la Cassazione (Sent. n. 14567/2022), lo “stato di bisogno” sussiste quando il genitore non può garantire autonomamente:

  • Cure mediche essenziali.
  • Un’abitazione dignitosa.
  • Alimentazione adeguata.

Anche un reddito pensionistico superiore alla soglia di povertà (€850/mese) può essere insufficiente se le spese sanitarie superano il 50% delle entrate.

Ricorrendo, dunque, queste condizioni (stato di bisogno e incapacità di auto sostentamento) è dovere dei figli (a prescindere dalla convivenza con l’anziano) concorrere nel versare al genitore gli alimenti, ciascuno in proporzione delle proprie condizioni economiche.

Assistenza ai genitori anziani: cosa succede se i figli non si accordano

In mancanza di accordo tra i soggetti obbligati la decisione viene presa dal giudice in proporzione al bisogno del richiedente e alle condizioni economiche di chi dovrà somministrarli: il magistrato potrà anche, in caso di urgente necessità, porre l’obbligazione a carico di uno solo tra quelli che vi sono obbligati, salvo il regresso verso gli altri.

Nel 2023, il Tribunale di Milano ha condannato tre fratelli a versare €800/mese ciascuno per l’assistenza della madre con Alzheimer. Uno di loro, disoccupato, è stato esentato, ma gli altri due hanno dovuto ripartirsi l’importo (Sent. n. 567/2023).

Dunque, ove sorga un contrasto tra fratelli (o altri familiari) in merito ad un adempimento spontaneo, l’interessato potrà rivolgersi al giudice affinché stabilisca le modalità di somministrazione degli alimenti, per la quale non possono ritenersi esentati neppure coloro che per ragioni di lavoro abbiano posto la propria dimora lontano dal soggetto bisognoso.

AES Domicilio offre:

  • Consulenza legale gratuita per redigere accordi tra fratelli.
  • Badanti con formazione in mediazione familiare, per ridurre i conflitti.
  • Pacchetto emergenza con sostituzione immediata in caso di dimissioni improvvise.

L’incrocio tra obblighi morali e giuridici è necessario per garantire il miglior sostentamento dei nostri cari, in ogni luogo e per ogni evenienza: le nostre badanti possono venirvi incontro e aiutare a gestire professionalmente ogni tipo di condizione o difficoltà.