Intervista alla badante Rosa
(tutti i nomi di persona, luogo, o altro sono puramente inventati per tutelare la privacy della Badante e delle persone che hanno compiuto questa intervista; la stessa è stata compiuta da un membro del nostro team a cui la badante ha deciso di raccontare la sua storia)
AES: Ciao e grazie Rosa!
Rosa: Grazie a voi di avermi contattata.
AES: Figurati!
Rosa: Ma come avete fatto a trovarmi?
AES: A dire la verità questo non possiamo dirlo.
Rosa: Allora, so che avete chiamato a casa ma non so come avete fatto ad avere il mio numero!
AES: A dire la verità, noi abbiamo prima fatto una ricerca tramite un’agenzia alla quale tu, o non so chi, avevate risposto che eravate disposte a rispondere, in caso vi avesse chiamato qualcuno.
Rosa: Ah! Si è vero. Eravate voi?
AES: No, noi ci siamo solo appoggiati a quell’agenzia…
Rosa: Ma come facevate a sapere che avrei accettato?
AES: E’ semplice: non lo sapevamo!
Rosa: Ahahaha
AES: Ahahaha… allora iniziamo?
Rosa: Sono pronta.
AES: Innanzitutto: come ti trovi?
Rosa: Mah, abbastanza bene, voi?
AES: Noi benone. Ma come ti trovi da badante?
Rosa: Bene, io e il Signor Vito stiamo una favola
AES: Il Signor Vito… chi è?
Rosa: E’ il Signore a cui bado. Ha 93 anni, ma è lucidissimo.
AES: Che tipo è il Signor Vito?
Rosa: Eh beh, è un vero e proprio signore all’antica!
AES: Che cosa intendi per “all’antica”?.
Rosa: Uno di quei Signori che quando esci deve accompagnarti alla porta, che non manca occasione per ricordarti come stai bene, ed altro…
AES: Sei quasi arrossita!
Rosa: Eh lo so! Ma non c’è amore tra noi, se non quello di una figlia: ho 40 anni!
AES: Da quanto tempo fai la badante?
Rosa: Da 8 anni.
AES: Abbastanza presto! Come hai iniziato?
Rosa: Mah, per caso. Io ho sempre fatto dei lavoretti saltuari: barista, commessa, etc..
AES: Hai finito gli studi?
Rosa: Sì, ho compiuto studi in ragioneria, ma non ho intrapreso l’università.
AES: Perché?
Rosa: Mi diplomai col minimo, e fu l’argomento inoppugnabile che utilizzavano i miei genitori!
AES: E poi?
Rosa: Iniziai a fare la barista. Ma non mi piaceva. Stetti, però, in un bar per tre anni.
AES: Potevi fare carriera?
Rosa: Ma che? Facendo quel lavoro non si guadagna niente: si parte e si arriva da dove si è partiti. E’ per questo che poi ho voluto cambiare.
AES: E cosa hai fatto?
Rosa: La baby-sitter. Era un periodo in cui andava molto, ed anche oggi va. Le mamme non vogliono più fare le mamme.
AES: Come sei approdata a fare la badante?
Rosa: Ma la mia speranza fu quella di trovare marito, accasarmi e lasciar correre il resto. Ma…
AES: Ma…
Rosa: Nessuno me lo permise.
AES: Cosa intendi con questo?
Rosa: I miei fidanzati storici mi mollarono. Uno dopo 5 anni, ed un altro dopo 4. Io, da parte mia, non avevo più tante speranze.
AES: Ma perché dici questo?
Rosa: Perché nel mio paese, dopo che si sta con più di due uomini si viene tacciati come semi prostitute…
AES: E cosa hai fatto?
Rosa: Sono andata via dal paese.
AES: Ed hai potuto ricominciare anche in amore?
Rosa: No, in quello no…
AES: Perché?
Rosa: Perché il paese non era andato via da me.
AES: In che senso?
Rosa: Nel senso che anche io facevo parte del paese. Anche io sarei stata la prima a vedere una mia amica che fosse stata con più di due uomini, come una specie di prostituta. E quegli occhi di paese. Quelle voci che avevo in testa non mi lasciavano. Ed anzi: non mi lasciano.
AES: Beh, in tutta sincerità credo che questo tuo problema dovrà essere affrontato con maggiore consapevolezza, magari intraprendendo un percorso psicoterapico.
Rosa: Ma per quello ci vuole denaro!
AES: Ne spendiamo tanti soldi. Poi, per come mi racconti, vivi da sola, non hai grosse spese, fare la badante convivente comunque permette di campare famiglie…
Rosa: Hai ragione, ma forse ho solo paura di scoprire qualcosa che non voglio. Meglio lasciare le cose come stanno. Mi sono rassegnata, ma sono felice.
AES: Crediamo che ci sia sempre tempo pe ricominciare e tu hai un’età che te lo consentirebbe certamente. Non commettere gli stessi errori di quella ragazzina di paese di un tempo.
Rosa: Ma ora è tardi. E poi c’è il Signor Vito!
AES: Si, ma il Signor Vito tra qualche anno morirà, e lo sappiamo sia io che tu, tu invece vivrai e a quel punto cosa avrai costruito?
Rosa: A questo non voglio pensare.
AES: Ma tu non vuoi pensare a troppe cose. Dedicare la propria vita a qualcuno è bello, ma non eclissando totalmente la propria!
Rosa: Hai ragione…
AES: E lo dico nel tuo interesse…
Rosa: Lo so, ma non so cosa fare…
AES: Intanto: sei assunta regolarmente?
Rosa: Si.
AES: Hai qualche certificato che attesti la tua attitudine all’assistenza anziani?
Rosa: Ho attestati OSS, OSA.
AES: Hai seguito un corso specifico che prepari le badanti?
Rosa: No.
AES: Bene. Allora ti consigliamo di farlo e di passare da noi. E’ giusto che il tuo punto di riferimento sia un’agenzia, e non una famiglia che per quanto ti voglia bene, e tu sia entrata nelle loro grazia, una volta che il Signor Vito on ci sarà più verrai chiamata sempre meno, e non perché non ti vorranno il bene che ti vogliono ora, ma perché ognuno avrà la propria vita, tranne tu.
Rosa: Grazie per queste belle parole…
AES: Grazie a te se le ascolterai..
Rosa: Vi voglio bene…
AES: Anche noi!
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