RSA e case di riposo: liste d’attesa e modalità di accoglienza
Tra le modalità di assistenza agli anziani troviamo la RSA, residenza sanitaria assistenziale, e le case di riposo. In Italia uno dei principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale è sicuramente la garanzia della continuità della Assistenza Sanitaria, che viene esplicitata nell’Assistenza Distrettuale, quella che viene direttamente erogata sul territorio.
Ma come attivare servizi di assistenza residenziale in case di riposo o RSA (Le RSA sono strutture per persone perlopiù anziane e non completamente autosufficienti ed in cui sono garantiti livelli medi di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa) o i ricoveri in lungodegenze ed in strutture di riabilitazione?
Innanzitutto è bene ricordare che le case di riposo rappresentano un rifugio sicuro e accogliente per molti anziani, offrendo assistenza sanitaria e sociale in un ambiente strutturato e protetto. Con l’invecchiamento della popolazione, la domanda per questi servizi è in costante aumento, portando alla proliferazione delle liste d’attesa, un fenomeno che solleva preoccupazioni significative sia per le famiglie che per i gestori delle strutture. Nonostante l’importanza critica delle case di riposo, una delle principali sfide affrontate oggi è la gestione delle liste d’attesa. La crescente domanda di posti letto è spesso superiore alla capacità disponibile, causando ritardi significativi per gli anziani che necessitano di assistenza immediata. Le liste d’attesa possono variare da pochi mesi a oltre un anno, a seconda della regione e della specifica struttura.
RSA e case di riposo: Come si accede?
L’ingresso in case di riposo ed RSA può avvenire con diverse modalità.
- Accesso alle case di riposo per autosufficienti: Per inserire in struttura una persona anziana autosufficiente, ci si deve rivolgere alla Casa di Riposo dove verrà fissato un colloquio informativo nel quale verranno illustrate la struttura e le attività svolte, nonché i servizi offerti. Per procedere dovrà essere compilata la domanda di ingresso, che verrà accolta non appena in struttura si renda disponibile un posto letto. La Casa di riposo contatterà quindi l’utente per un secondo colloquio, per una visita alla struttura residenziale e per definire i tempi e la documentazione necessari per l’ingresso.
- Accesso alle RSA per non autosufficienti: Avviene direttamente tramite le RSA o case di riposo che erogano i servizi di cui l’anziano ha bisogno, la struttura si occuperà di accompagnare i famigliari in ogni passaggio e anche in questo caso è possibile entrare in contatto con le strutture.
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Case di riposo ed RSA: le liste d’attesa
C’è da aspettare da due o tre mesi fino ad anno. Dipende da diversi fattori, compresa la scelta di puntare al posto privato completamente a pagamento, oppure tentare l’ingresso in convenzione. Bisogna anche considerare che l’anziano ricoverato è una persona fragile, che troppo spesso rischia di subire passivamente il momento dell’ingresso in struttura e di non essere quindi in grado di mettere in atto strategie di autoprotezione e fronteggiamento dei traumi esterni. Se si parte perciò da questo assunto diventa automatico e scontato constatare che modalità, tempistiche e qualità dell’accoglienza possono influenzare enormemente l’aspettativa di vita dell’ospite.
Il primo contatto dell’ospite non è, tra le altre cose, con la struttura che lo accoglie, ma è mediato dagli Uffici dei Servizi Sociali Comunali e dal Servizio di gestione delle liste d’attesa. Queste liste d’attesa sono elenchi dinamici, nel senso che vengono periodicamente riviste ed aggiornate, il che si traduce in una costante incertezza delle RSA circa il profilo degli utenti che stanno per entrare. Tali asimmetrie non consentono di programmare misure di accoglienza efficaci e di qualità, così che insorgono due tipi di problemi: la difficoltà di attuare visite domiciliari pre-ingresso da un lato e l’inefficienza nel reperimento della documentazione dell’utente dall’altro.
Diversi fattori contribuiscono alla formazione delle liste d’attesa nelle case di riposo:
- Aumento dell’aspettativa di vita: Con un numero crescente di anziani che vivono più a lungo, aumenta anche la domanda di servizi di assistenza a lungo termine.
- Capacità limitata delle strutture: Molte RSA operano già al massimo della capacità, e l’espansione delle strutture esistenti richiede tempo e risorse finanziarie significative.
- Vincoli finanziari: Le risorse pubbliche destinate alla costruzione e al mantenimento delle RSA sono spesso insufficienti, rallentando l’apertura di nuovi posti letto.
- Iter burocratici: Le procedure amministrative per l’assegnazione dei posti letto possono essere complesse e lente, contribuendo all’allungamento delle liste d’attesa.
Liste d’attesa nelle RSA: come migliorare
Una migliore gestione delle liste d’attesa è perciò un primo passo necessario per il miglioramento della fase di ingresso, al fine di poter godere di un miglior coordinamento delle attività informative tra ospite e struttura nel momento cruciale della presa in carico dell’anziano.
Affrontare efficacemente il problema delle liste d’attesa richiede un approccio multidimensionale:
- Aumento dei finanziamenti pubblici: Investire in nuove strutture e ampliare quelle esistenti può aumentare la capacità di accoglienza.
- Semplificazione delle procedure: Snellire i processi burocratici può accelerare l’assegnazione dei posti letto, riducendo i tempi di attesa.
- Supporto ai servizi domiciliari: Rafforzare l’assistenza domiciliare può ridurre la pressione sulle RSA, consentendo agli anziani di ricevere cure adeguate a casa propria.
- Innovazione tecnologica: Implementare tecnologie avanzate per la gestione delle strutture e delle liste d’attesa può migliorare l’efficienza e la trasparenza del processo.
Meglio badante o casa di riposo? Ne parliamo in questo articolo: Badante o RSA: cosa scegliere?
Articolo aggiornato al 31/05/2024