Badante: Le sanzioni previste per l’assunzione irregolare.
Cominciamo con il dare una definizione di lavoro irregolare.
Per lavoro nero (detto anche “sommerso” o “irregolare”) si intende la pratica di impiegare lavoratori subordinati senza aver comunicato l’assunzione della badante al Centro per l’impiego, con tutte le relative conseguenze su INPS, INAIL ecc.
Badate irregolare: è reato?
Ciò si configura come un vero e proprio reato, sanzionabile con delle pene. Quali sono? La legge prevede che per la mancata o ritardata comunicazione all’Inps il datore debba pagare una multadi importo variabile tra i 200 e i 500 euro, da versare al centro per l’impiego.
Il secondo effetto è legato direttamente alla non regolarizzazione di lavoro di una badante senza contratto per cui è prevista, nuovamente, una sanzione per la mancata iscrizione all’Inps: in questo caso l’importo della sanzione varia dai 1500 ai 12000 euro, maggiorata di 150 euro per ogni giorno di lavoro svolto, in modo irregolare, dalla badante. Inoltre, è necessario versare nelle casse dello stato il contributo previdenziale, calcolato con una tasso fisso su base annua.
Esiste anche la possibilità che le sanzioni connesse a questo reato non siano soltanto di tipo amministrativo. Ciò si verifica nel momento in cui la badante non ha un regolare permesso di soggiorno; questo fattore comporta il rischio di reclusioneda 3 mesi ad un anno ed una multa di 5 mila euro. Ci sono degli ulteriori rischi per le famiglie che non assumono una badante con un contratto regolare.
Parte di questi rischi è subordinata al licenziamento degli assistenti familiari che, dopo aver perso il lavoro, in alcuni casi hanno deciso di sporgere denuncia nei confronti degli ex datori di lavoro. Una delle accuse che, spesso, una badante irregolare muove ai datori di lavoro è quella di non aver ricevuto tutto il compenso che le sarebbe spettato: in molti casi, le assistenti familiari, dopo aver consultato un legale, hanno deciso di portare in tribunale gli ex datori di lavoro. Ci sono anche casi in cui alcune badanti sono riuscite ad ottenere molti più soldi rispetto al dovuto: assenza di prove di pagamento o l’utilizzo di soldi provenienti da pagamenti irregolari favoriscono questo rischio. Un numero esiguo di giorni di ferie o un permesso negato possono creare più di un problema ai datori di lavoro.
La giurisprudenza riporta decine di cause intentate da ex badanti nei confronti di famiglie, ree di non aver accolto le richieste di vacanze e permessi.
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