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L’Anziano e il Tempo che Passa, la Compagnia della Badante

L’anziano e il tempo che passa sono due temi intimamente legati.

L’anziano è una figura che rappresenta la saggezza, l’esperienza e l’autorevolezza, ma anche la fragilità, la solitudine e la malinconia.

Il tempo che passa, invece, è l’unico fattore in grado di rendere tangibile la nostra esistenza, segnando ogni istante della nostra vita e facendoci percepire la propria finitezza.

Essere un anziano è la fase della vita che arriva dopo la giovinezza e la maturità.

È un’età in cui si raccolgono i frutti del proprio lavoro, della propria famiglia e della propria esperienza.

Ma è anche un’età in cui si affrontano difficoltà fisiche e mentali, come la perdita di memoria, la diminuzione delle capacità motorie, l’isolamento sociale e la malattia.

Il tempo che passa, invece, è un concetto che ha sempre affascinato l’uomo, che da sempre ha cercato di trovare il modo per fermarlo o rallentarlo.

Tuttavia, il tempo è un fenomeno che non può essere fermato o modificato, ma solo accettato e vissuto.

L’anziano, quindi, è il simbolo tangibile del tempo che passa, della vita che scorre inesorabile verso la fine.

Eppure, in questa fase della vita, l’anziano può trovare una nuova dimensione, un nuovo senso di appartenenza e di serenità.

Ma per poter diventare tutto questo, l’anziano ha bisogno di sentirsi ancora parte attiva della società, di essere rispettato e valorizzato per quello che sa e che ha fatto.

Purtroppo, spesso accade il contrario: l’anziano viene emarginato, dimenticato, considerato un peso per la società.

Invece, sarebbe necessario creare una cultura dell’anziano, in cui la terza età sia vista come una risorsa, non come un problema.

Sarebbe importante che la società sviluppasse una maggiore sensibilità verso le difficoltà che gli anziani incontrano nella loro vita quotidiana, come l’accessibilità agli edifici pubblici, ai mezzi di trasporto, ai servizi sanitari e sociali.

Ha soprattutto bisogno di sentirsi ancora utile e di avere una finalità nella vita.

Per questo motivo, sarebbe importante creare delle opportunità di lavoro e di volontariato per gli anziani, in modo che possano ancora sentirsi parte attiva della società e contribuire al bene comune.

Da anziani si ha bisogno di sentirsi amati.

Spesso, nella terza età, si verificano situazioni di solitudine e di abbandono, che possono avere conseguenze molto negative sulla salute psicofisica dell’anziano.

Sarebbe bello creare delle reti di sostegno familiare e sociale, che possano garantire loro una presenza costante e una compagnia.

In conclusione, l’anziano e il tempo che passa sono due temi che rappresentano la complessità della vita.

L’anziano è la fase della vita in cui si raccolgono i frutti di tutto ciò che è stato fatto, ma anche quella in cui si affrontano difficoltà.

Il tempo che passa, invece, è l’unico fattore in grado di rendere tangibile la nostra esistenza, segnando ogni istante della nostra vita e facendoci percepire la propria finitezza.

 

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