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“AES Ascolta”: Le Vostre domande e le nostre risposte sulle badanti – Aprile 2019

(LE NOSTRE RISPOSTE ALLE VOSTRE DOMANDE DI APRILE)

(per motivi di privacy abbiamo deciso di utilizzare la dicitura neutra di “Utente” per chi in queste settimane ci ha posto delle domande, e la dicitura neutra di “AES” per il membro del nostro team che ha risposto alle vostre domande)

1)
Utente: Ciao AES! la badante che opera presso mia zia è per me una persona di famiglia, non riesco a vederla come una estranea, opera da noi da più di dieci anni; ed ha trascorso presso di noi ogni festa. Quest’anno a Pasqua vuole andare dai suoi parenti dopo dieci anni e mi dispiace. Come posso fare per non sentire questo disagio? Grazie.

AES: Grazie a lei per averci contattato e resi partecipi di questo suo tenerissimo sentimento. Posso risponderle che ogni badante è una persona ed in quanto tale si presuppone abbia una propria famiglia, dunque, dei propri cari: madre, padre, fratelli, sorelle, figli; questo è qualcosa di importante e di non trascurabile; di fatti, molto spesso, le badanti lasciano i propri paesi proprio in virtù di un guadagno migliore e di somme economiche da mandare alla propria famiglia per poter far sì che venga sostenuta nel migliore dei modi. Spesso le badanti lasciano nel proprio paese, non solo la propria vita, ma anche la propria famiglia, e questo genera in loro un profondo sconforto; non poche volte, i motivi per cui le badanti abbandonano i loro posti di lavoro, sono legati alla famiglia che vive in un altro paese, con cui, a volte, è difficile anche mantenere un contatto costante e diretto. Molto spesso le regioni da cui le badanti provengono sono regioni in cui vige ancora uno stato di guerriglia, di invivibilità e per sopravvivere si è costretti a fuggire.

2)
Utente: Ciao AES, contatto voi perché siete nel settore da molti anni. Sto cercando una badante “a poco prezzo” per mia madre; so che sembra brutto dirlo, ma volevo sapere se aveste qualche convenzione speciale e che faccia risparmiare un po’. Grazie.

AES: Gentile utente, il nostro prezzario è esposto interamente e chiaramente sul sito “aesdomicilio.com”: quanto costa una badante, posso risponderle, però, così: se dovessimo scegliere tra due medici colui che dovrà operarci, prima di scegliere noi ci informeremmo su tutti i suoi precedenti interventi, sulla sua condotta, sulla sua umanità, su come gestisca il periodo di degenza, da quanto tempo abbia conseguito la laurea e, se possibile, dove, come, e l’argomento della tesi. L’ultima cosa che chiederemmo – ed è certo, sarebbe, tra i due, quale sia il meno caro. Saremmo disposti a spendere qualsiasi cifra, poiché nessuna cifra vale la propria buona salute – poiché, di salute, ce n’è una sola.

Ora, anche scegliere una badante dovrebbe assumere questo stesso procedimento, ovvero: quale sia la sua condotta presso le altre famiglie, come tratti il paziente, come si ponga con la famiglia, quali siano i suoi punti di forza ed invece, quali siano i suoi punti deboli; eppure, quando si parla di badanti la prima cosa che viene chiesta è: “quanto si prende al mese questa badante convivente?”, e, non appena saputa la cifra, ci inizia a chiedere il resto, e più il costo è elevato, e più si pretende che tutto si sappia della futura persona che avrà a che fare con un nostro caro. Più il costo della badante sarà basso, meno si vorrà sapere: tutto sembrerà andar bene; poche domande, poca burocrazia, poca chiarezza; disposti ad assumere anche badanti a nero purché si risparmi. Ma quando si compiono questi ragionamenti, su che cosa si sta realmente risparmiando? Ci rifletta, e grazie.

3)
Utente: Ciao Aes, sto pensando di affiancare a mio padre una badante: non riesco più a mantenere un ritmo regolare nel mio lavoro, e le continue e (per carità!) necessarie richieste di mio padre mi sfiancano. Mi consigli una badante ad ore, una badante convivente, o una badante qualsiasi! Insomma, aiutami. Grazie.

AES: Gentile utente da quanto mi pare di capire e di leggere, la sua condotta quotidiana è stata profondamente inficiata, per rivolgersi con questa pressione a noi. Ma ha fatto bene. In una parola le dico: una badante! Il tipo sta a lei sceglierlo in base sia alle patologie del suo caro, sia in base al tempo che ha libero e dunque da poter dedicare alla cura del proprio caro.

A tal proposito, la badante costituisce la risposta globale a questo tipo di problema: se il lavoro vi rende già stanchi e non riuscite a conciliare tutti gli impegni con le necessità dei vostri cari, la calma può facilmente venir meno e farvi perdere il controllo della situazione. Una badante h24 o una badante a ore può viceversa lavorare per garantire il vostro equilibrio: la retribuzione è bilanciata ai servizi offerti ed alle richieste specificatamente avanzate dalle famiglie in questione. Una figura professionale e abituata a questo tipo di approccio non avrà problemi a gestire tali situazioni e soprattutto a mantenere la calma laddove ve n’è bisogno. Sappiate scegliere in modo mirato, i vostri cari hanno delle priorità, come tutti i componenti della famiglia: aggiungerne uno non costituirà un maggior peso, ma una soluzione che vi farà vivere meglio!

Ogni giorno centinaia di famiglie ci ringraziano per i servizi offerti ad hoc in base alle diverse esigenze, non abbiate paura di fare una scelta nuova, potrebbe essere quella mancante per la serenità di tutti i cari! Assistere è prendersi cura di chi si ama, amare è assistere nel modo migliore.