badante in nero

Perché non Bisogna Tenere una Badante in Nero

Questa storia per farci comprendere meglio le difficoltà a cui si va incontro se si accetta di avere una collaboratrice domestica in nero per assistere i propri cari.

Michele, un tempo un uomo forte e indipendente, era ora completamente dipendente da altri per le attività quotidiane.

La figlia, nonostante fosse un’infermiera esperta, non poteva permettersi di lasciare il suo lavoro per prendersi cura di lui a tempo pieno.

Dopo molte discussioni e riflessioni decise di assumere una badante.

Tuttavia, presa dalla fretta e dal desiderio di trovare rapidamente una soluzione, la figlia non fece le dovute verifiche e  invece di seguire le procedure legali per l’assunzione di una badante decise di assumere Elena, una donna che aveva conosciuto per caso, in nero, ossia come badante non in regola.

Elena era un’immigrata senza permesso di soggiorno che cercava lavoro e Sofia pensò che avrebbe potuto aiutarla mentre si prendeva cura del padre.

Ma le cose non andarono come previsto.

Senza un contratto formale le responsabilità e gli orari di Elena erano fluidi e variabili, creando tensioni.

Non avendola regolarizzata non era nemmeno coperta da un’assicurazione così quando la badante Elena si ammalò, Sofia si trovò di nuovo da sola a dover prendersi cura del padre.

Ma la vera tragedia capitò quando Michele cadde dal letto una notte cercando di alzarsi senza aiuto.

Elena, esausta e sopraffatta dallo stress, si era addormentata.

Michele fu portato d’urgenza in ospedale con una frattura all’anca.

Colpita dal senso di colpa la figlia Sofia fu costretta a confrontarsi con le conseguenze della sua decisione.

Ora non solo aveva a che fare con le complicazioni mediche di suo padre, ma anche con le possibili implicazioni legali di aver assunto un lavoratore in nero.

La situazione ha messo a rischio non solo la salute di suo padre, ma anche la sua sicurezza economica e legale.

C’è da dire che la sua decisione ha influenzato negativamente anche Elena: essendo stata paga in nero, non aveva diritto a nessun tipo di protezione o beneficio, come l’assicurazione sanitaria o le ferie pagate.

Con questa esperienza si vuole affrontare l’importanza di non assumere una badante in nero; in queste circostanze sia il datore di lavoro che il lavoratore sono a rischio.

Il datore di lavoro può essere soggetto a sanzioni legali e multe, mentre il lavoratore non ha garanzie o protezioni legali.

Sofia, dopo il disastroso incidente, decise di regolarizzare la situazione di Elena e iniziò le procedure per assumere Elena legalmente  permettendo a Elena di ottenere il suo permesso di soggiorno.

Questo non solo ha fornito a Elena i diritti e le protezioni di cui aveva bisogno, ma ha anche garantito a Sofia la tranquillità di sapere che suo padre era nelle mani di una professionista che poteva svolgere il suo lavoro senza preoccupazioni extra.

Cosa dunque dobbiamo ricordare, che i lavoratori domestici, come le badanti, svolgono un lavoro prezioso e devono essere trattati con rispetto e dignità.

Questo include la garanzia dei loro diritti legali, come un salario adeguato, orari di lavoro ragionevoli, un ambiente di lavoro sicuro e accesso a cure mediche.

La storia di Sofia ci insegna che la sicurezza e il benessere dei nostri cari non dovrebbero mai essere compromessi.

Assumere legalmente una badante non solo è la cosa giusta da fare, ma è anche il modo migliore per garantire la migliore cura possibile per coloro che ne hanno bisogno.

 

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