“Nessuno esca di Casa”: la Badante che non può uscire
Ricordate i tempi in cui le famiglie si lamentavano con le agenzie badanti che trovavano badanti perché dicevano che “le badanti non uscivano per svolgere le loro mansioni ai fini della sicurezza dell’assistito”?
Bene, questi tempi sono completamente passati!
Oggi il problema è inverso, oggi ci vien detto: “la badante esce: possiamo costringerla a stare a casa”?
Sì queste sono le cose abbiamo sentito con le nostre orecchie: la fobia di uscire è diventata una vera ossessione: chi esce è un potenziale portatore di virus, quantunque rispetti le norme igienicosanitarie come la distanza di un metro, o l’uso di mascherine o l’uso dei guanti. Bene è impossibile non ammettere che uscire significa aprire una porta al virus, ma d’altra parte è impossibile non uscire. Le badanti hanno una loro vita, hanno un loro mondo, hanno delle famiglie, e non possiamo costringerle per settimane a restare chiuse in casa con l’assistito; altresì possiamo avanzare delle ipotesi.
Infatti la cosa più atroce di questa malattia è che porta a morire in solitudine. Chi se ne va fa ancora più fatica ad accettarlo perché lascia tante cose in sospeso avendo tutto il tempo di realizzare che non potrà neanche congedarsi dai propri affetti. Per chi rimane, il senso di impotenza è ancora più forte ora che non si può neanche tenere la loro mano. I più esposti a questo rischio sono gli anziani.
AES DOMICILIO invita sempre a trovare una soluzione ragionevole: ad esempio. Se una badante non ha famiglia, e non ha altri impegni di lavoro, e si dedica esclusivamente alla cura di una persona, deve essere la famiglia a venire incontro alle proprie esigenze, magari mettendo a disposizione una camera degli ospiti o un appartamentino adiacente proprio dove ospitare gratuitamente la badante, in modo da assolvere al meglio ai suoi impegni. Infatti non possiamo immaginare una badante chiusa in casa come un animale, né possiamo arrivare – e ci siamo, purtroppo, arrivati – a casi di minaccia di licenziamento qualora non si fossero seguite delle determinate regole e direttive.
La badante è libera di uscire come e quando vuole – ovviamente a fronte delle recenti restrizioni del governo questo non si permette di farlo con tutta facilità – ma comunque non può esservi un obbligo di reclusione per paura che la badante porti il virus in casa. Perché la paura principale è proprio questa: ci si domanda dove sia stata questa badante, dove si siano fatte le spese, dove sia andata negli ultimi giorni; oppure, più semplicemente, se sia entrata in contatto con qualche ammalato di COVID19. Tutte queste domande è legittimo porsele, ma è illegittimo riversarle sulle badanti che di certo non hanno nessuna colpa ad essere capitate in questo periodo, e non hanno nemmeno nessuna colpa nell’uscire e comunque nell’ottemperare durante le proprie giornate ai propri bisogni e alle proprie famiglie.
Vuoi sapere quanto costa una badante?
AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Badante Monza e Brianza, Como, Lecco, badante Varese e Badanti a Brescia.
Siamo anche presenti in tutto il Nord Italia, attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising (ad esempio nel Friuli: Badante a Udine, badanti Trieste).