Le Badanti Incluse nel Decreto di Maggio
Tutti i giornali hanno saputo sollevare la giusta bufera dietro la dimenticanza, nel precedente decreto, di una delle fasce lavoratrici più importanti, ovvero le badanti e le colf.
Ma col nuovo decreto questo sembra essere stato corretto: infatti si è apertamente detto che saranno previste delle somme di denaro da donare a queste classi in quanto fortemente danneggiate a seguito dell’emergenza Coronavirus. Abbiamo altresì sottolineato come le badanti siano state largamente licenziate: infatti tutti avevano paura (ed hanno – perché non dimentichiamoci che il virus è ancora tra noi!) che lo avrebbero portato in casa, a contatto con soggetti debolissimi come sono gli anziani, soprattutto quelli in una fascia di età avanzata.
AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, “badante di notte”, “badante in sostituzione” e tanto altro.
Qui riportiamo qualche dato a titolo informativo:
Il bonus spetta a colf, badanti e baby-sitter a patto che:
- il soggetto sia titolare di un contratto di lavoro alla data del 23 febbraio 2020;
- il beneficiario non conviva con il datore di lavoro;
- si sia registrata una riduzione dell’orario complessivo di lavoro pari almeno al 25%.
Con riferimento all’ultimo requisito, si ipotizza un calcolo che tenga conto delle ore effettivamente prestate nel mese rispetto a quelle lavorabili. Pensiamo ad una badante che ad aprile avrebbe dovuto prestare 80 ore di lavoro. Al contrario, l’attività effettivamente prestata è risultata pari a 20 ore. In questo caso si dovrà dividere la riduzione oraria di 60 ore (80 – 20 = 60) per 80. Infine, moltiplicare il risultato per 100. Se la riduzione di orario fosse stata pari a 10 ore, al contrario, la badante dell’esempio precedente non avrebbe avuto diritto al bonus. L’ammontare del bonus è pari a 400 euro mensili per coloro che sono titolari di contratti di lavoro che prevedono (complessivamente) una durata non superiore a 20 ore settimanali. La misura è elevata a 600 euro mensili se l’impegno orario è superiore a 20 ore settimanali. Il bonus è previsto per le mensilità di aprile e maggio fino ad un ammontare complessivo di 800 o 1.200 euro, a seconda che si ricada nello scaglione di 400 o 600 euro mensili. Come accaduto per il bonus previsto dal Decreto “Cura Italia” a beneficio di lavoratori autonomi ed altre particolari categorie, anche l’indennità per colf e badanti sarà esente da trattenute per contributi INPS e tasse. Al tempo stesso, non concorrerà alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali del beneficiario. Prendendo a riferimento una colf con orario di lavoro pari a 30 ore settimanali, la stessa avrebbe diritto al bonus.
Si auspica che il decreto o le successive circolari / messaggi INPS chiariscano se l’orario da prendere a riferimento è quello in atto al 23 febbraio o se, al contrario, si debba assumere quello successivamente modificato e in vigore nei mesi di aprile e maggio. Consideriamo infatti l’ipotesi di una colf che il 23 febbraio era titolare di un contratto con orario di lavoro pari a 20 ore settimanali. Successivamente, con decorrenza 1° aprile 2020, l’orario è passato a 30 ore settimanali.
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