badante al cellulare

La badante al cellulare: uno stereotipo da analizzare

Chi di noi ha visto una badante, oppure ha a che fare col mondo delle badanti in azione, magari durante la passeggiata che fanno fare ai pazienti, magari durante le faccende che vengono svolte in casa, la si vedrà spesso col telefono all’orecchio.

Perché?

Questo è un vizio che non dovrebbe esistere durante le ore di servizio poiché l’anziano, essendo in alcuni casi affetto da patologie neurologiche, non comprende la gravità delle azioni e i pericoli in cui anche in casa incorre; perciò occorre la massima attenzione e la massima supervisione.

Tuttavia moltissime badanti trascorrono la maggior parte del loro tempo al cellulare, svolgendo le proprie attività, e svolgendole anche bene, ma non svolgendo l’attività principale per cui, a volte, si è chiamati a lavorare, cioè affiancare attivamente la persona che si ha accanto. Affiancare attivamente significa trascorrere insieme quel tempo, scambiare idee, scambiare punti di vista, scambiare la propria storia, poiché il mestiere della badante non è semplice né è ben definito.

Le mansioni di una badante sono indefinite: ciò che cosa significa? Significa che, certamente una badante è chiamata a svolgere delle funzioni base che si assommano nella cura dell’anziano, ma anche, a volte, a svolgere mansioni che esulano dalla cura dell’anziano fisicamente intesa, per investire il piano emotivo.

Le badanti ed il cellulare, il contatto con i propri cari

Le badanti la maggior parte delle volte provengono da un altro paese, e la lontananza è qualcosa di difficile da affrontare soprattutto quando la si vive in un’età giovane, ed a volte, queste badanti lasciano la propria famiglia, i propri figli, i propri mariti per cercare fortuna e cioè un lavoro in Italia. Così camuffano quella distanza stando al telefono.

Altre volte, le badanti stanno al telefono non parlando con i propri cari, con i quali è difficile in alcuni casi stabilire una comunicazione, ma parlano con altre badanti: vi è una vera e propria rete di solidarietà tra le badanti, le quali si fanno compagnia a vicenda.

Ciò genera un cortocircuito: le badanti devono accudire persone, fondamentalmente, sole, a loro volta, queste persone sole vengono accudite dalle badanti che sono, fondamentalmente, sole anch’esse. Quindi questi due mondi: il mondo degli anziani, ed il mondo delle badanti, finiscono per escludersi ognuno fuori dalla propria solitudine, eppure, paradossalmente, a dover vivere e convivere lo stesso disagio.

Quanto sarebbe bello, dunque, spegnere i cellulari e diventare un po’ più parte della famiglia di chi si accudisce!