Badante intervista Kosta

Intervista alla badante Kosta

(tutti i nomi di persona, luogo, o altro sono puramente inventati per tutelare la privacy della Badante e delle persone che hanno compiuto questa intervista; la stessa è stata compiuta da un membro del nostro team a cui la badante ha deciso di raccontare la sua storia)

 

AES: Buongiorno e grazie per averci accolto.

Kosta: Grazie e a voi!

AES: Ce lo dicono tutte, ma voi siete il vero pilastro della nostra ricerca informativa.

Kosta: Ma meno male che qualcuno parla di noi.

AES: Vi sentite escluse?

Kosta: Assolutamente sì. Apro il giornale e non trovo nessuna notizia sulle badanti, mai nessuno che ne parli decentemente.

AES: Eppure molte testate giornalistiche dedicano tanto all’argomento badanti…

Kosta: E’ vero, ma lo fanno sempre in negativo…

AES: In che senso?

Kosta: Nel senso che la parola badante appare sempre a fianco alla parola truffa, o circonvenzione d’incapace, o furto e rapina…

AES: E invece cosa vorresti leggere?

Kosta: Ma vorrei leggere che ci sono tante badanti che dedicano la loro vita alla cura.

AES: Tu in quale categoria senti di rientrare?

Kosta: Non ho capito.

AES: Cioè: ti senti più vicina ad una badante che se ne frega o ad una che ha premura?

Kosta: Ma né l’una e né l’altra…

AES: Interessante. Spiegaci meglio.

Kosta: Cioè: io non amo il mio lavoro, ma non per questo mi sento in diritto di poter commettere delle azioni così delittuose!

AES: Kosta, usi un linguaggio molto “alto”… Dove hai studiato?

Kosta: In Italia, a Roma. Ho fatto il Liceo Classico…

AES: Spiegaci meglio…

Kosta: Ma perché: pensate che le badanti non abbiano studiato?

AES: No. Ma statisticamente, a noi ci è capitato che la maggior parte delle badanti non avesse un’istruzione anche perché proveniente da un altro paese.

Kosta: Ah, ecco! Beh dobbiamo dire subito che non vengo da un altro paese.

AES: Eppure il tuo nome direbbe questo.

Kosta: Mia madre e mio padre erano rumeni, e vennero in Italia negli anni ’80. Mio padre faceva il camionista. Ma io sono nata in Italia.

AES: E come sei capitata a fare la badante?

Kosta: Per caso…

AES: Spiegaci meglio, se puoi…

Kosta: Io mi diplomai al Liceo Classico con il massimo. Decisi di proseguire all’università La Sapienza. E mi iscrissi a Lettere Classiche…

AES: Scommetto che avvenne un problema…

Kosta: Esatto. Mio padre morì improvvisamente. E ci ritrovammo io, mia sorella più piccola e mia madre senza una lira e con l’affitto da pagare…

AES: Purtroppo queste disgrazie avvengono ogni giorno… poi?

Kosta: Poi mi misi a lavorare. Ma i soldi non bastavano mai. E comincia a saltare le lezioni, ad andare fuoricorso, e ad aggiungersi anche le tasse universitarie in più per i fuoricorso…

AES: ….

Kosta: A quel punto non sapevo davvero che cosa fare…

AES: E poi?

Kosta: Decisi di fare la badante. Per un breve periodo. Per qualche mese. Ma il mese divenne anno, e l’anno divennero anni, e così sono 12 anni che svolgo questa mansione.

AES: E la tua famiglia?

Kosta: Riuscii a sostenere tutte le spese, ma purtroppo la laurea passò in secondo piano. Non avevo più tempo per studiare e lavorare.

AES: E tua sorella?

Kosta: Lei si è laureata col massimo dei voti l’anno scorso in Biochimica. E’ davvero brava.

AES: Anche lei ha dovuto subire qualcosa?

Kosta: Anche lei visse il lutto di mio padre, sebbene fosse molto piccola. Ma giurai a me stessa che non avrebbe mai dovuto patire le mie sofferenze.

AES: Aiutasti tu con gli studi?

Kosta: Si. Le presi una stanza vicino all’università. E anche mia mamma vive tuttora in tranquillità.

AES: Come ti sei trovata questa famiglia?

Kosta: Attraverso un annuncio su internet…

AES: Da quanti anni svolgi questa professione?

Kosta: Sinceramente, sono 12 anni. E sono in questa famiglia da 6.

AES: Sei pagata regolarmente o a nero?

Kosta: A nero. Da sempre.

AES: Ma sai che sei davvero poco tutelata facendo cosi?

Kosta: Lo so, alcuni mi hanno consigliato di rivolgermi ad un’agenzia. Ma per il momento – come si dice – “squadra vincente non si cambia”.

AES: Come vedi il tuo futuro?

Kosta: Sinceramente non mi fa paura. Non avere una famiglia mia non mi dà alcun pensiero. Anzi…

AES: Ti piace la vita che conduci?

Kosta: Molto.

AES: Grazie mille per questa chiacchierata! Kosta: Grazie a voi!