Badante intervista Fenicia

Intervista alla badante Fenicia

(tutti i nomi presenti nella seguente intervista sono frutto di fantasia del nostro operatore, il quale ha realmente intervistato una badante che ha concesso di pubblicare la propria storia; i nomi non solo di persone ma anche di località sono fittizi al fine di tutelare il più possibile la privacy delle persone intervistate)

 

AES: Innanzitutto grazie per averci ospitati.

Fenicia: Grazie a voi di aver accettato.

AES: Allora, iniziamo subito.

Fenicia: Bene!

AES: Come ti chiami?

Fenicia: Fenicia.

AES: Da dove vieni?

Fenicia: Perù.

AES: Quando sei arrivata?

Fenicia: Nel 2000.

AES: Come?

Fenica: Il mio compagno era italiano. Aveva fatto un viaggio in Perù per lavoro. E lì ci siamo incontrati e innamorati.

AES: Quanti anni avevi allora?

Fenicia: 22

AES: E lui?

Fenicia: 38

AES: E…

Fenicia: Sì. Era sposato e aveva 3 figli.

AES: Quindi non deve essere stato facile!

Fenicia: No. Anche perché l’ho scoperto dopo.

AES: In che senso?

Fenicia: In aereo per venire in Italia mi dice: “Sai, però mi sono dimenticato di dirti una cosa” – “Dimmi”, faccio io – “Sono sposato e ho tre bambini”.

AES: E come hai reagito?

Fenicia: Ma al momento sono scoppiata a ridere!

AES: A ridere?!

Fenicia: Non ci credevo! Pensavo fosse uno dei suoi scherzi.

AES: Poi?

Fenicia: Poi però ho visto che aveva la faccia seria.

AES: E tu?

Fenicia: A quel punto mi sono preoccupata. Ma continuavo a non crederci.

AES: In che senso?

Fenicia: Pensavo che durante il viaggio si fosse pentito, e che si vergognasse di me, di presentarmi alla sua famiglia…

AES: Ma non era così.

Fenicia: No. Mi crollò il mondo addosso quando vidi le foto.

AES: Quali foto?

Fenicia: Quelle di lui e della moglie e dei bambini.

AES: E dov’erano?

Fenicia: Erano nel portafoglio. E pensare che lo avevo avuto tra le mani migliaia di volte, e non me n’ero mai accorta della presenza di quelle foto.

AES: E poi arrivati in Italia?

Fenicia: Scesi dall’aereo non sono andata con lui.

AES: E cosa hai fatto?

Fenicia: Ho aspettato in aeroporto a Ciampino, ed ero pronta a tornarmene indietro.

AES: Sento che c’è un “ma”…

Fenicia: Sì, stetti li due ore a pensare a quanto fossi stata scema a credere a quelle cose. Poi mi sono detta: “ormai sono Italia, resterò qualche giorno a visitarla”.

AES: E dove andasti?

Fenicia: Girai Roma per una settimana come una matta!

AES: Dove dormivi?

Fenicia: Oh, guarda! In un bed and breakfast squallido sulla Tuscolana. Ma furono i giorni più belli della mia vita.

AES: E poi?

Fenicia: Poi i soldi finirono ma nel frattempo, con quel poco di italiano che avevo imparato, trovai lavoro in un bar.

AES: E dove alloggiavi?

Fenicia: Alloggiai in quel beb per 3 anni!

AES: Non ci credo!

Fenicia: Si. A un certo punto mi offri di fare le pulizie così da pagarmi con la stanza.

AES: Poi?

Fenicia: Incontrai l’amore.

AES: Finalmente una bella notizia.

Fenicia: Eh ma non fu facile!

AES: In che senso?

Fenicia: Lavorare, in Italia, essendo una ragazza bella, e peruviana, che non ha nessuno accanto è stato difficile…

AES: Ti capitò qualcosa di spiacevole?

Fenicia: Migliaia di volte.

AES: Se puoi, raccontaci un’esperienza…

Fenicia: Una sera stavo tornado da sola sulla Tuscolana, mi avevano pure accompagnata ma mi ero fatta lasciare a circa 500mt da casa per fare una passeggiata. Dal buio sbuca un uomo. Era un cliente del bar. Lo riconosco e per stemperare l’atmosfera lo saluto con una battuta. Ma mi afferra il braccio e vuole trascinarmi in un vicolo. Io reagisco con tutte le mie forze. Urlo. E la gente s’affaccia. Ad un certo punto è sceso un uomo e mi ha salvato, forse, la vita!

AES: Dev’essere stato tremendo

Fenicia: L’ho è stato. Ma tante furono le esperienze. E non mi va di raccontarle..

AES: Va bene. Rispettiamo sempre la sensibilità dei nostri intervistati.

Fenicia: Grazie…

AES: Però: come siamo arrivati a fare la badante?

Fenicia: Ti dicevo: ho incontrato l’amore. E parlando mi disse che erano in cerca di una badante per sua madre. Allora mi offrii io.

AES: Avevi mai fatto questo?

Fenicia: Eh no, mai.

AES: E come affrontasti la cosa?

Fenicia: Beh all’inizio è stata dura…

AES: Perché?

Fenicia: Perché non avevo mai fatto questo, e non sapevo quanto in realtà fosse un mestiere intimo. Me lo immaginavo più da colf…

AES: E invece…

Fenicia: E invece non è stato così.

AES: Quanti anni aveva?

Fenicia: 93, di testa era perfetta – grazie a Dio – ma il corpo le reggeva poco. Poi un’altra pressione la ricevevo sul piano morale.

AES: Perché?

Fenicia: Perché la Signora si affezionò subito a me, anche se io dopo le prime settimane avrei volentieri mollato. Ma essendo la mamma del mio fidanzato rimasi.

AES: Eri pagata?

Fenicia: Sì, assolutamente. Quello che mi si diceva era: “se dobbiamo pagare qualcun’altra, è meglio pagare te”. E così è stato.

AES: Per quanto tempo hai fatto questo?

Fenicia: Per 3 anni…

AES: E poi?

Fenicia: Poi purtroppo la Signora ci lasciò…

AES: E adesso?

Fenicia: Adesso sono sempre con una Signora..

AES: E il tuo compagno c’è sempre…

Fenicia: Sì, Domenico c’è sempre: a Marzo ci sposiamo!

AES: Che bello!

Fenicia: Ora lavoro come badante convivente con questa Signora.

AES: Ma posso farti una domanda indiscreta?

Fenicia: Dimmi pure; ormai!

AES: Sei stata pagata a nero svolgendo la funzione di badante?

Fenicia: I primi anni sì. Ma secondo me perché ancora non si capiva bene cosa fossero le “badanti”…

AES: In che senso?

Fenicia: Nel senso che prima nessuno pensava la badante come la pensa oggi. Innanzitutto non era così diffuso questo mestiere, e poi proprio legalmente sembrava una faccenda saltuaria.

AES: E invece no. Sai che sei stata danneggiata?

Fenicia: Lo so, lo so! Ma intanto cosa potevo fare?

AES: Sei più tornata in Perù?

Fenicia: Oh sì, sono andata 2 mesi fa; anzi siamo andati per Natale io e Domenico, è sempre bellissimo..

AES: Ti manca la tua terra?

Fenicia: Mi manca tanto…

AES: Torneresti lì…

Fenicia: Forse tra qualche anno sì, per adesso voglio godermi ancora l’Italia.

AES: Fenicia, grazie mille per questa tua intervista.

Fenicia: Grazie a voi per avermela fatta fare.

AES: Grazie.

Fenicia: A voi!

 

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