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La Badante Non Vuole Lasciare la Casa, Cosa Fare

Purtroppo può capitare che la badante non vuole andarsene di casa dell’assistito sia dopo il licenziamento che dopo decesso, ma cosa si può fare? è necessario aprire un contenzioso con la badante?

La badante svolge un ruolo di grande importanza sia per la persona che viene assistita che per l’equilibrio familiare. È responsabile di gestire il rapporto di lavoro in modo efficace, tenendo conto anche delle dinamiche relazionali ed empatiche che sono altrettanto cruciali. Formalmente, la badante è colui o colei che si occupa dell’assistenza e della cura delle persone che necessitano di supporto a causa di problemi di salute o dell’avanzare dell’età.

Durante un rapporto di lavoro con una badante convivente, può succedere che si desideri terminare unilateralmente l’impiego. In altre parole, si vuole licenziare la badante. Tuttavia, in alcuni casi, la badante può rifiutarsi di andarsene e non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, in cui la badante si rifiuta di lasciare la casa dell’anziana a cui doveva prestare assistenza.
Innanzitutto, per maggior tranquillità del datore di lavoro, soprattutto se anziano e non nel pieno della salute, la migliore opzione è quella dell’assunzione della badante affinché diritti e doveri siano chiari per entrambe le parti. Il contratto del lavoro domestico regola il rapporto di lavoro tra il datore e più in generale la famiglia e chi svolge il ruolo di badante.

Un caso abbastanza recente è avvenuto a Pordenone: nonostante fosse stata licenziata, la badante non aveva alcuna intenzione di abbandonare l’abitazione dell’anziana signora che assisteva. Questo accade spesso perché la badante non ha un altro posto dove andare e quindi non vuole lasciare la casa prima della scadenza del contratto (anche se in questo caso il contratto è stato interrotto a causa del licenziamento, che come sappiamo, è possibile nel lavoro domestico).

A questo punto, al fine di cercare di far sgomberare l’abitazione, la famiglia dell’anziana ha dovuto rivolgersi ai Carabinieri. Tuttavia, anche in questa situazione, è necessario un provvedimento firmato dall’autorità giudiziaria affinché la badante lasci fisicamente la casa dell’anziana. In pratica, è richiesto un provvedimento del giudice per l’allontanamento coatto.

La badante che occupa l’abitazione della persona assistita a seguito della sua morte può essere accusata del reato di “Invasione di edificio” se non provvede a rilasciare l’immobile occupato “sine titulo”.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, seconda sezione penale, nella recente sentenza n. 36546/2015.
Ecco per capire meglio una sentenza di badante.

L’esempio che riportiamo è di una badante che ricorre dinnanzi ai giudici di legittimità, indagata del reato di cui all’art. 633 c.p. alla quale era stata applicata la misura cautelare del sequestro preventivo di un alloggio popolare da costei occupato senza alcun titolo legittimante.

La badante indagata evidenzia la carenza del “fumus commissi delicti” in quanto mancherebbe l’elemento costituivo dell’invasione dell’altrui edificio, non configurabile nel caso di specie avendo costei prestato assistenza presso il legittimo assegnatario dell’immobile, subentrandovi nel possesso a seguito del di lui decesso.

Nel caso di specie la badante, mera detentrice dell’immobile, svolgeva presso l’abitazione un’attività lavorativa in favore del legittimo conduttore, ma il suo comportamento integra la condotta di invasione nel momento in cui si è immessa, sine titulo, dopo la morte del suo datore di lavoro, nel possesso della cosa stessa, comportandosi uti domina.
Pertanto sussiste ampiamente il fumus commissi delicti avendo la badante acquisito illegittimamente il vero e proprio possesso della cosa dopo la morte del precedente inquilino con un atteggiamento uti domina.

Se a badante rifiuta di andarsene dalla casa, se non si riesce a convincerla con le buone, bisogna chiamare le forze dell’ordine.
Rivolgendosi ai Carabinieri è possibile cominciare a comunicare una ipotesi di reato, come quella di violenza domestica o violazione di domicilio .
In molti casi l’intervento delle forze dell’ordine è sufficiente a far ragionare la badante, anche sui rischi che comporta il suo atteggiamento ( anche denuncia penale), come abbiamo potuto vedere qui sopra.

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