Dalla Crisi delle RSA all’Assistenza Sostenibile: AES Domicilio Riduce Attese e Costi
Con rette che superano i 1.800 euro mensili e tempi d’attesa fino a due anni per accedere a una struttura residenziale, il sistema di assistenza agli anziani nella provincia di Pesaro mostra criticità insostenibili. I dati dell’assessore Luca Pandolfi – 244 posti convenzionati e liste d’attesa interminabili – rivelano un’emergenza che spinge le famiglie a cercare alternative.
In questo contesto, AES Domicilio, servizio specializzato nell’abbinamento di badanti conviventi selezionate e assistenza a domicilio, si propone come soluzione concreta per garantire cure personalizzate, riducendo pressione sulle RSA e costi per le famiglie.
Il Quadro Critico: Liste Infinite e Rette Insostenibili
Nel distretto di Pesaro, le strutture convenzionate offrono pochi posti e tariffe proibitive, con famiglie già in affanno per il carovita.
“Con il rincaro di bollette e materie prime, i costi sono insostenibili”, ammette Gino Grandoni del Consorzio di Santa Colomba.
I progetti di “invecchiamento attivo” citati da Pandolfi, come i Café Alzheimer, restano insufficienti per una domanda in crescita.
AES Domicilio: L’Alternativa a Casa, Senza Tempi d’Attesa
Mentre le RSA faticano a reggere il passo, AES Domicilio rivoluziona l’assistenza puntando su:
1. Costi Contenuti e Personalizzazione
- Un servizio di badante a domicilio offre tariffe più accessibili rispetto alle rette delle RSA, con pacchetti flessibili (dalle poche ore al giorno all’assistenza 24/7) e nessun costo aggiuntivo per vitto o struttura.
- Le famiglie pagano solo per il servizio effettivo, evitando spese fisse elevate.
2. Zero Liste d’Attesa
- Mentre le strutture come Casa Roverella impongono attese fino a un anno, AES abbina una badante certificata in massimo 15 giorni, garantendo continuità nelle cure.
3. Controllo e Fiducia
- Selezione rigorosa: Ogni badante è verificata tramite referenze, certificati penali e colloqui psicoattitudinali.
- Monitoraggio attivo: Supervisori AES effettuano visite a sorpresa e dialogano costantemente con le famiglie, prevenendo conflitti o abusi.
Come Funziona il Modello AES
- Abbinamento su Misura: Considerando esigenze mediche, abitudini e carattere dell’anziano, AES individua la badante più adatta, formata su demenze, mobilità e primo soccorso.
- Supporto alla Famiglia: Un tutor dedicato assiste nella gestione burocratica e nella risoluzione di criticità, offrendo trasparenza in ogni fase.
- Collaborazione con il Territorio: AES integra progetti come i Café Alzheimer, affiancando badanti formate per attività di socializzazione guidata.
La Voce delle Famiglie: “Finalmente Serenità Senza Sacrifici”
“Con le rette delle RSA avremmo svuotato i risparmi”, racconta la figlia di un 82enne con Alzheimer. “Grazie ad AES, abbiamo trovato una badante competente che segue papà a casa. È rimasto nel suo ambiente, con i suoi ricordi, e abbiamo ridotto il peso economico”.
Il Ruolo delle Istituzioni: Verso un Sistema Integrato
L’assessore Pandolfi invoca “politiche di invecchiamento attivo”. AES Domicilio propone alle amministrazioni:
- Voucher per l’Assistenza Domiciliare: Agevolazioni per famiglie che scelgono servizi certificati, alleggerendo le liste d’attesa delle RSA.
- Reti Territoriali: Collaborare con Comuni e ASUR per creare database di badanti qualificate, accessibili a chi non può permettersi strutture private.
- Prevenzione dell’Istituzionalizzazione: Promuovere il domicilio come prima opzione, riservando le RSA ai casi più complessi.
Conclusioni: Investire su Cura e Comunità
La crisi delle RSA pesaresi non è isolata, ma riflette un sistema nazionale al limite. AES Domicilio dimostra che la soluzione non sta nel costruire più strutture, ma nel valorizzare un’assistenza domiciliare professionale, umana e sostenibile.
Perché prendersi cura degli anziani deve essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi.