Badante come Mina Vagante

Badante: La Mina Vagante D’Europa

Le badanti sono diventate la nuova minaccia europea.

Ovunque venga fatto il nome della badante, lì viene fatto anche il nome di un pericolo. Queste donne vengono dall’est, importano il virus, uccidono i nostri cari. Queste “straniere” – perché, purtroppo, ancora così vengono definite le badanti – rubano il lavoro, o fanno il lavoro detto “sporco”, quello che gli italiani non farebbero.

Insomma: queste donne cazzute oggi sono diventate il problema della nostra salute!
Ma ci rendiamo conto di quanto l’informazione rischi di ledere una fascia debole come quella delle badanti? C’è bisogno, dunque, di maggiore attenzione, poiché non esiste un “sindacato” solo ed esclusivamente dedicato alle badanti che a nostro avviso possono rappresentare una categoria a sé!

Da una parte il timore fondato che il Covid-19 importato dai Paesi oggi maggiormente a rischio possa tornare ad incidere propri lì dove c’è la popolazione più fragile, in mezzo il protocollo della Regione Emilia-Romagna che impone alle badanti di autocertificare la propria provenienza e sottoporsi alla quarantena, dall’altra i sindacati, che pur condividendo le regole approntate insieme alla Sanità Pubblica, smorzano un po’ l’allarme.

Il fatto è che demonizzare una figura come quella della badante è molto controproducente dal momento che è una figura ormai preminente nelle nostre case e non più un dippiù.

Ben presto, davvero, in ogni casa ci sarà una badante oppure una colf e preparare un terreno del genere, cioè un terreno per cui la badante viene percepita come la minaccia più prossima nelle nostre case, rischia di diventare una mossa sconsiderata.

Il dato preoccupante è che anche in tutta Europa sta diffondendosi questo modo di presentare la badante, ed il clima di pandemia sta incidendo troppo negativamente. Le quarantene stanno moltiplicandosi.

In una situazione nella quale la pandemia sembra riprendere vigore anche in alcuni Paesi d’Europa, le decisioni politiche e sanitarie per evitare la diffusione del coronavirus in Italia pongono una molteplicità di problemi. Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina, ne cita alcuni: “la questione più urgente e importante è questa: dove faranno la quarantena le badanti conviventi? Sicuramente non nella casa del datore di lavoro. Le famiglie non hanno obblighi per il soggiorno alternativo e lo Stato deve aprire gli hotel per questi lavoratori che non sanno dove vivere durante la quarantena”. Il momento non è facile: “dall’est Europa – continua Gasparrini – stanno ritornando poche badanti e le famiglie sono alla ricerca di lavoratrici italiane. Registriamo inoltre un aumento preoccupante delle vertenze post-lockdown”.

Come se tutto questo non bastasse, le badanti dell’Est rinunciano alle ferie per paura della quarantena in Romania, Moldavia o Ucraina e perché, una volta tornate in Italia, dovrebbero sottoporsi a un’ulteriore quarantena.

 

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