La badante e la gestione della disfagia
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Molto spesso ci sono anziani non autosufficienti che richiedono personale badante preparato a gestire varie patologie più compromettenti per la persona da assistere.
Una di queste patologie è la disfagia, che è un problema che spesso si manifesta tra gli anziani e le persone che presentano disabilità. Consiste in un disturbo della corretta deglutizione di cibi e liquidi, per questo è bene che le persone che si prendono cura di chi ne soffre (come badanti ad ore ) sappiano come gestirla e affrontarla in modo adeguato.
Ci sono alcune accortezze che la badante che assiste deve conoscere, da seguire per imboccare il paziente disfagico, che deve assumere una posizione del capo adeguata durante i pasti.
Le più consigliate sono con il capo piegato leggermente in avanti, portando il mento verso lo sterno, con il capo piegato lateralmente verso la spalla o con il capo leggermente ruotato di lato. La postura più adatta al singolo caso, però, viene definita sempre dal logopedista.
Bisogna sempre fare attenzione che la persona non cambi improvvisamente posizione, ad esempio alzando la testa verso l’alto. Per questo motivo è necessario che la badante convivente – che dovrà stare seduta di fronte al malato mentre lo imbocca – dia opportuni e costanti input verbali per ricordare all’assistito di non perdere la posizione corretta.
Compito di chi assiste il paziente durante il pasto è anche assicurarsi di proseguire solo quando il boccone precedente è stato deglutito completamente, facendo attenzione che non siano rimasti residui di cibo in bocca. È inoltre necessario monitorare costantemente lo stato d’attenzione della persona ed, eventualmente, sospendere il pasto ai primi segni di stanchezza.