aumento stipendio badante

Aumento Stipendi Badanti 2023

Nessun accordo trovato tra le parti sul tavolo del ministero del Lavoro nella terza riunione della Commissione nazionale per l’aggiornamento retributivo nel contratto nazionale del lavoro domestico: confermato quindi da gennaio l’aumento stipendio colf e badanti 2023.

Si tratta di un incremento nella retribuzione del 9,2 per cento, per seguire l’adeguamento all’indice Istat.

In sostanza: colf, badanti e baby sitter vedranno in busta paga un aumento di stipendio, mentre le famiglie che si avvalgono della loro collaborazione dovranno sborsare più soldi per retribuirli con notevole aggravio economico.

Questi incrementi si aggiungono ai precedenti aumenti 2022, grazie all’accordo sui minimi retributivi, raggiunto lo scorso anno fa tra il Ministero del Lavoro e le sigle sindacali.

Assumere un badante o una colf costerà in media dai 100 ai 145 euro in più al mese.

Vediamo in dettaglio tutti i nuovi aumenti da gennaio 2023.

La variazione dell’indice ISTAT al 30 novembre 2022 è stata dell’11,3%, per cui l’adeguamento all’80% di questa variazione si traduce in un aumento del 9,2% dello stipendio colf e badanti 2023.

Per fare qualche esempio un lavoratore domestico non convivente di categoria C Super che lavora 30 ore a settimana vedrà il minimo orario passare da 7,13 euro nel 2022 a 7,69 euro nel 2023.

Di conseguenza uno stipendio mensile di 926,9 euro passerà a 1012,7 euro per un aumento totale di oltre 85 euro.

Per una badante convivente a servizio intero i minimi retributivi sono definiti a livello mensile.

Restando sempre nella categoria C Super lo stipendio mensile 2022 era di 1.026,34 euro. Con l’aumento a partire da gennaio 2023 lo stipendio passerà a 1.120,76 euro, ovvero oltre 94 euro in più al mese.

Gli aumenti dei minimi retributivi si traducono in un costo maggiore per le famiglie che non si limita a quello dato dall’aumento dello stipendio.

Gli aumenti che abbiamo analizzato in precedenza infatti riguardano solo lo stipendio mensile al quale si devono aggiungere anche:

  • contributi (Inps, Cassa Colf)
  • rateo Tfr
  • tredicesima
  • ferie

Considerando questi elementi i costi a carico delle famiglie potrebbero aumentare da 1.300 euro all’anno a oltre 1740 euro annui secondo dei calcoli riportati da Il Sole 24 Ore su fonte Assindatcolf.

Questo potrebbe spingere il settore del lavoro domestico a un aumento delle irregolarità, caratteristica che già contraddistingue il settore e che lo pone in cima alla classifica dei settori per tasso di irregolarità, in base a quanto riportato dal quarto rapporto annuale sul lavoro domestico redatto dall’Associazione Domina, l’associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico.

 

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