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La badante e l’Alzheimer

Quando una badante assiste una persona malata di Alzheimer è necessario conoscere e informarsi adeguatamente sulla malattia.

Aes Domicilio da indicazioni alle badanti sui sintomi e le caratteristiche che sono molte e possono variare leggermente da soggetto a soggetto. Sapere in quale stato si trova l’anziano aiuta a seguire l’andamento della malattia e soddisfare le necessità di quel momento da parte della badante.

Conoscendo la malattia e le sue manifestazioni la badante non si troverà impreparata di fronte a peggioramenti o situazioni critiche. Inoltre, una badante che assiste un anziano con Alzheimer dovrà fare attenzione che l’assistito prenda le medicine regolarmente.

Aes Domicilio cerca di dare alcune informazioni su come trattare un anziano malato di Alzheimer:

  • Prima cosa la badante non deve forzare il volere dell’anziano quando si rifiuta di fare qualcosa. Spesso basta aspettare giusto cinque minuti per trovarlo con uno stato d’animo diverso.
  • Secondo, la badante per motivarlo e tenere allenata la mente non bisogna mai limitare l’anziano.  Può la badante coinvolgerlo in azioni abituali della giornata. Come ad esempio riordinare la tavola, aprire un mobile per posare una pentola, ecc.
  • I piccoli ripetuti gesti e momenti del vissuto quotidiano possono aiutare l’anziano a restare calmo. Il rischio di fare dei mutamenti nella quotidianità, l’anziano potrebbe risultare più agitato.
  • Altro punto importante consigliato da Aes Domicilio per mantenete la memoria residua dell’anziano è  con l’utilizzo di alcuni oggetti, esempio mettendo bene in vista le fotografie dei famigliari e amici , e di scriverci il loro nome; oppure contrassegnando le porte delle camere.
  • La malattia alzheimer incide prepotentemente sulla memoria a breve termine, per questo bisogna dare molta importanza al dialogo. La badante deve formulare frasi brevi e semplici, in modo che l’anziano non abbia difficoltà grosse per ricordarle, ripetere con dolcezza e con un tono pacato il concetto. Accettare eventuali tempi di risposta, spesso lunghi, e fare attenzione anche al linguaggio del corpo.
  • Altro punto importante di cui vuole parlare Aes Domicilio è  il contatto fisico. Se viene gradito, è importante che la badante dimostri affetto al paziente toccandolo mentre gli parli.

Non va dimenticato che chi è malato non è in grado di capire pienamente ciò che accade intorno a lui o ciò che gli si richiede.

Quindi Aes Domicilio ricorda alle badanti che la sua rabbia non è rivolta contro di voi ma è una manifestazione del suo disagio o della sua paura. Perciò bisogna ridurre al minimo le situazioni che possono essere vissute come minacciose dal malato; cercate di non contraddirlo in quanto la sua tolleranza alle frustrazioni è molto ridotta.

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