Badante est Europa

La badante dell’est: uno stereotipo da cancellare

Viktoriya Skyba ha fatto la badante per sette anni. È arrivata a Udine nel 1999 dall’ Ucraina. Oggi ha 50 anni, in Ucraina lei non ha lasciato una famiglia. «Ma la stragrande maggioranza delle donne sì. Decidono di partire quando hanno sulle spalle una famiglia da mantenere». Da dieci anni Viktoriya lavora come impiegata per un’ azienda, da due presta servizio part-time presso lo sportello informativo per gli immigrati della Cisl. Ha un fidanzato friulano, dal 2006 ha fondato a Udine l’ Associazione culturale Ucraina-Friuli con l’ obiettivo di aggregare le donne ucraine nella zona, quasi tutte badanti, organizzare eventi sociali e gite, per mantenere vive le tradizioni di origine.

«Fare la badante è un lavoro durissimo. Una donna che sceglie questa strada rinuncia a tutto, alla propria casa, agli affetti, alla vita personale. È un sacrificio enorme che sai di poter portare sulle spalle per qualche anno. Alla lunga non ce la fai, non puoi vivere così per tanto tempo».

«Le donne che partecipano sono un centinaio. La maggior parte di loro ha dai 50 anni in su. È molto raro trovare badanti giovanissime, sui vent’ anni». Nessuna, quando è arrivata, pensava di restare per tanto tempo. «Questo lavoro viene visto come un progetto breve, temporaneo, per migliorare le condizioni economiche della famiglia lasciata in patria». L’ emigrazione non è un programma per la vita: ci si allontana dal marito e dai figli con l’ idea di tornare dopo due-tre anni da loro.

Ma poi le cose cambiano, i programmi prendono una piega diversa, spesso a causa delle condizioni nel Paese di origine. E molte badanti ucraine si sono attivate per il ricongiungimento familiare, per portare qui i loro familiari. Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni più anziane d’ Italia, con un’ età media della popolazione di oltre 46 anni contro una media nazionale di 43,5.

Badanti dell’Est: da dove provengono?

 

«Qui la presenza delle badanti è profondamente cambiata nel tempo», spiega Paolo Mosanghini, giornalista del Messaggero Veneto di Udine, «vent’ anni fa venivano dalla vicina Croazia e si alternavano tra amiche e sorelle, con un ricambio molto frequente. Oggi arrivano soprattutto dall’ Ucraina, ma anche da Romania e dal resto dell’ Est europeo». Mosanghini è autore di un libro, (s)Badanti (Gaspari editore) in cui, con leggerezza e ironia, in chiave caricaturale, racconta la quotidianità della convivenza tra una signora anziana e una badante ucraina, tra peripezie, imprevisti, incomprensioni, momenti di divertimento e tenerezza, perché, come ricorda Mosanghini, «l’ assistenza familiare è un modello di integrazione economica, sociale, culturale e anche gastronomica». Nonna Rosa e Ludmilla sono personaggi immaginari: le loro vicende sono la sintesi di una serie di racconti che lo scrittore ha raccolto tra amici e conoscenti.

L’ Italia invecchia: nel 2030 la popolazione diminuirà del 5%. Gli over 65 passeranno dal 21,7 al 27,5%, gli over 75 per quell’ anno saranno aumentati del 2,2%. La popolazione italiana con almeno 65 anni di età sarà il 32%.

 

Sei alla ricerca di una badante qualificata?

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Agenzia badanti Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo e Pavia.
Siamo anche presenti in tutto il Nord Italia, attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising ad esempio in Liguria: Agenzia Badanti Imperia e Savona ed in molte altre province del Nord Italia.