Badante prendersi cura

La badante: cosa può e cosa non deve fare

Il lavoro della badante è regolamentato da un contratto nazionale di categoria (Ccnl), concretamente quello dei lavoratori domestici. Questo accordo, siglato dai rappresentanti dei datori e dai sindacati, contiene tutti gli aspetti legati alla retribuzione, agli orari, ai riposi, alle ferie, alla malattia. Tuttavia, il contratto collettivo chiarisce anche quali sono i doveri di una badante. Che non riguardano soltanto il rispetto degli orari e, soprattutto, della persona per la quale è stata chiamata a lavorare. Ma anche una serie di impegni relativi alla cura della casa, in quando si tratta dell’ambiente in cui chi non è autosufficiente deve trovare il massimo comfort da ogni punto di vista.
Prendendo in mano il contratto nazionale di categoria, i doveri di una badantesi possono elencare in questo modo:

  • prendersi curadella persona assistita per la quale è stata chiamata ed assunta;
  • tenere in ordine la casain modo che sia vivibile e confortevole per il malato;
  • preparare i pastiper la persona assistita, secondo le indicazioni dei familiari o del medico;
  • mettere all’assistitopannolonio altri ausilise si rendesse necessario.

 

La Badante si prende cura dell’assistito

Che cosa significa, però, «prendersi cura» di una persona quando si fa il lavoro della badante? Ci sono, sicuramente, i problemi per così dire «pratici» da risolvere. Quindi, provvedere alla sua pulizia personale, darle le medicine rispettando la prescrizione del medico, controllarle la pressione, cambiarle i vestiti quando ne ha bisogno, ecc.
Ma poi c’è anche l’aspetto umano, altrettanto importante. Tra i doveri della badante c’è, infatti, quello di fare compagnia alla persona assistita. Che non si tratti, però, soltanto una compagnia fisica (non basta stare seduti a fianco ad una persona malata senza interagire in alcun modo) ma che si trasformi in una presenza che faccia sentire meglio l’anziano, il malato o il disabile: la lettura di un libro, una conversazione, una partita a carte a volte danno dei risultati migliori di un antidolorifico.
Allo stesso modo, se l’assistito è fisicamente in grado di farlo, la badante deve accompagnarlo ogni tanto a fare una passeggiata, oppure ad una visita medica, al negozietto o al supermercato se ha bisogno di qualcosa, da un parente o da un amico.
A questo proposito – ma non è un dovere esplicito, semmai un elemento in più a vantaggio di tutti – è fondamentale che la badante sappia parlare e leggere correttamente la lingua italiana. Pensa quando, ad esempio, si trovi in una situazione di emergenza e debba chiamare un’ambulanza o un parente per spiegargli che cosa sta succedendo. O semplicemente, come dicevamo, per mantenere una conversazione con la persona assistita o per capire di che cosa ha bisogno. Sarebbe il massimo se avesse anche delle conoscenze di primo soccorso per sapere come si deve comportare in caso di urgenza.
Comunque, nel momento in cui si stipula il contratto della badante è sempre meglio mettere tutto quanto per iscritto, in modo da evitare antipatici equivoci o situazioni poco chiare.

Cerchi una badante ad ore?

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Badante Monza e Brianza, badante Como, Lecco, Badanti Bergamo e Pavia.
Siamo anche presenti in tutto il Nord Italia, attraverso i nostri uffici o i nostri partner in franchising (ad esempio in Piemonte: Badante a Torino, badanti Cuneo).