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I problemi tiroidei negli anziani

Gestire i problemi tiroidei negli anziani

Aes Domicilio si occupa di assistenza agli anziani attraverso i nostri specialisti che accompagneranno i vostri cari nei momenti più difficili della quotidianità: presso la nostra nuovissima struttura, la casa del cittadino, è possibile trovare tutti i nostri servizi di assistenza agli anziani e servizi educativi. Tra le patologie che spesso riscontriamo abbiamo quelle della tiroide che rappresentano i disturbi endocrini più comuni; la loro incidenza tende ad aumentare con l’età. A causa dell’incremento dei fenomeni autoimmunitari, il 15% delle donne ultrasessantenni presenta una tiroidite autoimmune che spesso determina lo sviluppo di ipotiroidismo. Il problema è spesso di difficile identificazione, perché i sintomi sono molto generici e possono essere confusi con gli effetti di un fisiologico processo di invecchiamento. Scopri i nostri servizi di badante di condominio a Como, badante convivente a Lecco e badante a ore a Monza.

Una corretta interpretazione dei livelli ormonali tiroidei è per questo indispensabile al fine di inquadrare la situazione in maniera accurata. Da questo punto di vista il test diagnostico che prevede il dosaggio del TSH è l’esame più preciso a disposizione: per una efficace prevenzione sarebbe opportuno effettuarlo tempestivamente per evidenziare e correggere eventuali disfunzioni della sintesi ormonale tiroidea. Il trattamento dell’ipotiroidismo nell’anziano, analogamente ai soggetti più giovani, consiste in una terapia ormonale sostitutiva, soltanto con dosaggi leggermente inferiori. È importante riconoscere precocemente anche gli ipertiroidismi spontanei e trattarli in modo adeguato con i farmaci tireostatici o la terapia radiometabolica.

L’attenzione è in questo caso rivolta a evitare l’ipertiroidismo e da uno studio pubblicato nel numero del Journal of Clinical Endocrinology & Metabolismo:” Quando le persone anziane hanno bassi livelli di ormoni tiroidei, in particolare di T3, ne consegue che il fisico si indebolisce e diventa più sensibile agli effetti nocivi delle patologie. Come risultato, gli individui anziani che hanno una ridotta capacità di sintetizzare gli ormoni T3 hanno un alto tasso di mortalità, sia a breve che a lungo termine”.

Lo studio ha incluso 404 pazienti anziani, di età compresa tra 65 anni e più, ospedalizzati in Spagna nel 2005 e seguiti fino al 2012. I ricercatori hanno anche scoperto che i pazienti con più bassi livelli di ormoni T3, avevano i più alti tassi di mortalità causati dalle malattie cardiovascolari. La tiroide è anche regolata da una ghiandola che si trova nel cervello, chiamata ipofisi. A sua volta, l’ipofisi è regolata in parte dalla tiroide e da un’altra ghiandola chiamata ipotalamo.L’ipotalamo produce un ormone che a sua volta fa rilasciare la tireotropina (TRH), la quale invia un segnale alla pituitaria a rilasciare l’ormone stimolante la tiroide (TSH). A sua volta, invia un segnale TSH alla tiroide che fa rilasciare gli ormoni tiroidei. Se si verifica un guasto in uno qualsiasi di questi passaggi, con una riduzione nella produzione di ormoni tiroidei, si può verificare una carenza dell’ormone tiroideo (ipotiroidismo).

Prevenire, informare ed intervenire é nostro compito e cura, affidarsi è ció che potete fare voi per migliorare la vostra vita e di chi ci circonda.