badante e disidratazione

La Badante e il Rischio Disidratazione del Paziente

La badante ha la gestione della cucina, quindi la preparazione dei pasti e naturalmente anche del bere.
L’idratazione degli anziani è particolarmente delicata.

Con il passare degli anni il contenuto totale d’acqua dell’organismo diminuisce, scendendo a meno del 60% del peso corporeo. 

Le persone anziane sono più a rischio per diverse serie di ragioni:

  • sentono meno la sete
  • nei reni diminuisce la capacità di filtrazione dei glomeruli e l’efficienza dei tubuli
  • si riduce la capacità di concentrare le urine
  • alcuni farmaci di uso comune, come diuretici e lassativi, aumentano le perdite idroelettrolitiche
  • l’uso di sedativi altera  lo stimolo della sete
  • la risposta ormonale alla disidratazione è spesso insufficiente

Gli anziani devono essere messe in condizione di bere con facilità ed è importante che la badante presti particolare attenzione a quelle persone con disabilità mentali, difficoltà nella deglutizione e a chi ha già riportato episodi di disidratazione o si trova in uno stato acuto di malattia.

Di quanta acqua ha bisogno un anziano?

Per avere una semplice stima della quantità d’acqua da assumere basta moltiplicare il peso corporeo per 30 ml.

Ad esempio, una persona di 70 kg dovrebbe bere circa 2.1 litri di liquidi al giorno.
Bisogna conoscere che la disidratazione negli anziani può essere causa di morte perché, se non trattata tempestivamente, può portare a grave insufficienza renale e conseguente insufficienza multi-organo.
Fortunatamente i segnali della disidratazione sono abbastanza riconoscibili dalla badante e questo consente di intervenire in fretta appena si presentano.

È importante per la badante sapere che segni indiretti di disidratazione sono lo stato confusionale e il sopore.
Il modo migliore per monitorare il rischio di disidratazione dell’anziano è quello di controllare i liquidi assunti (ad esempio numero di bicchieri) e la quantità di urina.
È importante ricordare che il motivo principale per cui l’anziano non beve è la quasi totale assenza del senso della sete.

A volte  anche le difficoltà nella deglutizione possono essere un ostacolo significativo alla corretta idratazione e all’assunzione di tutte quelle sostanze, come i sali minerali, necessarie per mantenere un benessere psico-fisico adeguato.
Visto che nell’anziano il riflesso della sete è assente, è fondamentale fare bere gli anziani a cadenza stabilita durante la giornata, come consiglio per la badante.

 

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