Coronavirus e America Latina: La Strage (Economica) delle Badanti
Il Coronavirus come annunciato ormai mesi, ha preso piede in tutto il mondo e sta mietendo vittime soprattutto nell’America Latina.
Purtroppo le politiche intraprese dai leader sono risultate pilotate da falsa ignoranza, da una efferata speculazione nei riguardi dei propri cittadini, dicendo apertamente che il Coronavirus fosse una banale influenza, oppure che si sarebbero dovute intraprendere misure forti, d’una forza sempre a discapito di chi non ne abbia alcuna per difendersi.
In particolar modo in Brasile: è la zona più colpita sia a seguito della dilagante povertà e delle conseguenti condizioni igienico-sanitarie che non permettono certamente quella cura preventiva che invece è necessaria soprattutto in un periodo di diffusione. Ma il problema più grande si annida proprio nel fatto che l’emergenza sanitaria abbia spazzato via situazioni di crisi politica ben più centrali e necessarie del Covid stesso.
Sappiamo, infatti, come in Brasile le manifestazioni contro Bolsonaro fossero presenti e inamovibili e come invece, adesso, sembra essere passato tutto in secondo piano. E’ proprio una strategia politica quella di indebolire il popolo affinché l’intervento del potere divenga qualcosa di sperato e di augurale, così da cambiare volto a quella stessa cattiva politica che pochi mesi prima opprimeva in forma dittatoriale il popolo. Beirut in queste sere è tornata ad animarsi: in centro città i taxi collettivi portano clienti ai locali quasi come prima delle restrizioni imposte dal governo contro il Covid.
Una serenità apparente, una felice normalità nelle prime calde sere d’estate”. Lo riferisce un servizio dalla capitale del Libano della tv Euronews. “La pandemia in qualche modo ha permesso di nascondere sotto al tappeto la crisi preesistente: sociale, politica, economica. Basta spostarsi di poco dal centro della capitale libanese, di giorno, per vedere gli effetti del blocco causato dalla pandemia su un’economia già fragilizzata dalla crisi del debito pubblico: davanti al consolato dell’Etiopia stazionano decine di persone, in cerca di aiuto per tornare al loro Paese”.
Sono 180mila i lavoratori, in gran parte donne, colf o assistenti domiciliari di anziani, che si sono ritrovati per strada da un giorno all’altro: le famiglie libanesi che non possono più pagarli li hanno abbandonati al loro destino, e loro non sanno dove andare. «Dati fantasiosi o manipolati».
Il Brasile, secondo Paese maggiormente colpito dal Covid-19 al mondo, oscura il sito web del ministero della Sanità con la mappa dei contagi. Da sabato non viene più fornito il dato complessivo dei casi e dei decessi ma solo il bilancio giornaliero. Già da alcuni giorni, la pubblicazione era stata posticipata dalle cinque del pomeriggio alle dieci di sera. Il Presidente Jair Bolsonaro ha spiegato che «i dati cumulativi non riflettono il momento in cui si trova il Paese». A voi la parola…
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