Cosa spetta alla badante se si dimette senza preavviso
Molte badanti decidono di lasciare il posto di lavoro, quindi c’è la possibilità per la badante di dimettersi con il preavviso.
Le dimissioni per giusta causa invece sono un’ipotesi particolare di dimissione della badante.
Si tratta di un caso in cui il badante ad ore può recedere dal rapporto in tronco e, dunque, senza obbligo di dare un preavviso al datore di lavoro e con diritto al pagamento da parte di quest’ultimo dell’indennità.
Per giustificare le dimissioni senza preavviso si deve trattare di un comportamento del datore di lavoro che non consenta la prosecuzione neanche provvisoria del rapporto di lavoro.
Per costante indirizzo giurisprudenziale, la giusta causa alla base delle dimissioni della badante convivente è connessa a situazioni di obiettiva gravità che vengono principalmente individuate nell’inadempimento degli obblighi che costituiscono il corrispettivo della prestazione lavorativa e nella violazione del diritto del lavoratore al rispetto della propria personalità fisica e morale.
Tra le cause più frequenti di dimissioni per giusta causa, ad esempio, c’è il ritardato pagamento della retribuzione. Chiaramente sono altrettanto frequenti i casi in cui la giurisprudenza abbia escluso la sussistenza della giusta causa per tale ritardo.
Nel caso in cui la badante non dia il preavviso di licenziamento, l’ultima busta paga riceverà una riduzione, ovvero l’indennità sostitutiva che spetta al datore di lavoro. Il quantitativo dell’indennità sostitutiva varia rispetto al quantitativo di giornate di preavviso non fornite.
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