La Badante puo’ Essere Assunta da Piu’ Datori di Lavoro
Principalmente la badante trova una famiglia presso la quale lavorare, viene stipulato il contratto e, in base all’orario di lavoro, si reca presso il domicilio.
Ma se ha un lavoro ad ore può farne più di uno in regola?
La legge ammette il caso di una badante con due contratti di lavoro diversi?
Oppure vi è qualche altra norma, ad es. del Ccnl del settore, che pone vincoli a riguardo?
Si tratta di un quesito interessante specialmente per chi è intenzionato ad assumere una persona stimata e preparata che però ha già firmato un contratto di lavoro presso altro datore: può fargliene firmare un altro?
E la badante è libera di sottoscrivere un secondo contratto per fare più ore e guadagnare di più?
Contratti multipli e badanti: come funziona?
Il contratto si applica all’ampia categoria degli assistenti familiari addetti al “funzionamento della vita familiare e delle convivenze familiarmente strutturate”.
Leggendo il testo del contratto collettivo, insieme alle norme in materia , non vi sono riferimenti al possibile caso della badante con due contratti di lavoro diversi: per cui possiamo ritenere che in questo settore non vi sia alcun divieto di principio all’ipotesi in oggetto.
Oggigiorno la cura delle persone anziane e non più autosufficienti è una necessità per un numero sempre più alto di famiglie che non possono farlo in via diretta per i più svariati motivi.
Se il ruolo delle badanti e delle collaboratrici è sempre più essenziale, lo è altrettanto la loro regolarizzazione, valorizzando e riconoscendo i dovuti diritti e contributi, altrimenti il rischio è quello di esporsi a pesanti sanzioni in caso di badante non in regola.
Teoricamente è anche possibile avere non due, ma tre contratti di lavoro diversi presso tre datori di lavoro diversi.
Nel caso in cui, invece, la badante svolga due o più mansioni diverse in due luoghi distinti, ma il datore resta sempre uno solo, non occorre firmare un nuovo contratto individuale di lavoro, ma semplicemente basta aumentare l’orario di lavoro sul contratto già in essere e indicare il doppio luogo di lavoro. Questo perché, anche sotto questo punto di vista, il Ccnl di settore non pone vincoli: il datore di lavoro, se lo ritiene opportuno, può mandare la sua collaboratrice domestica a lavorare anche in altre sedi – modificando il contratto in essere nel modo opportuno.
Ovviamente con sedi distinte e organizzazioni del lavoro a loro volta differenti é sempre necessario fare contratti di lavoro distinti.
La badante con due datori di lavoro è una regola permessa dalla Legge, purché siano ben distinti tra loro, ad esempio, la mattina lavorerà nel primo luogo di lavoro e il pomeriggio nel secondo, oppure la colf potrebbe svolgere due mansioni diverse in due luoghi diversi.
Se la collaboratrice domestica ha due datori di lavoro, deve maturare per entrambi 26 giorni di ferie. L’equivalente economico di 26 giorni di ferie in caso di part-time ad esempio 20 ore alla settimana sarà del 50%.
Se la colf ad esempio, chiede ad entrambi i datori di lavoro le ferie ad agosto, le giornate di ferie pagate da entrambi i datori di lavoro saranno 26 e ognuno pagherà il proprio 50%. Così facendo la collaboratrice riceverà il compenso di una giornata normalmente lavorata alla metà da entrambi i datori. Lo stesso concetto verrà messo in atto anche nel caso delle festività.
Chiaro dunque che il datore è libero di assumere la badante ma pur sempre con un contratto a se stante e il rispetto dell’obbligo di comunicazione dell’assunzione all’istituto di previdenza.
Ribadiamo per chiarezza: nel lavoro domestico non vi è una soglia di ore totali settimanali nel caso di più contratti di lavoro.
Questo perché il relativo Ccnl, pur prevedendo varie regole sull’orario di lavoro (ad es. con riferimento ai lavoratori conviventi e non conviventi), non dispone nulla in riferimento all’ipotesi del doppio contratto (o anche triplo).
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Articolo aggiornato al 20/04/2024