Quanto costa una badante per il sabato e la domenica?
Il week-end della badante
Ebbene sì, il fatidico week-end, molte volte, ha anche dei risvolti più fastidiosi di quelli che sembrano; una badante convivente o una badante ad ore possono anche optare di non operare durante il Sabato e la Domenica, usufruendo di diritto ai propri giorni di riposo. Tuttavia le esigenze delle persone a cui badare non sempre, cioè mai, entrano in pausa nel week-end, ed a volte le famiglie si trovano costrette ad assumere un’altra badante che possa coprire quei due giorni.
Ovviamente questo spinge la riflessione ad un altro aspetto che è quello economico: quanto costa una badante per il sabato e la domenica?
Il costo della badante nel week-end
Quanto costa una badante? Noi di AES DOMICILIO abbiamo posto un tariffario in modo tale che tutti possano leggere e confrontarsi con i prezzi da affrontare. Per una badante che sia presente tutti i week-end del mese il costo è di 1.350€ al mese, compreso il costo della sostituzione.
L’assistenza per anziani a domicilio è infatti una realtà sempre più diffusa in Italia, soprattutto in considerazione dell’invecchiamento della popolazione e delle necessità crescenti di cura per persone anziane o non autosufficienti. Per chi ha già una badante convivente o full-time, il problema si pone durante i giorni di riposo settimanale, generalmente il sabato e la domenica. In questi casi, la famiglia può assumere una badante di sostituzione, regolata dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) per i collaboratori domestici. In questo articolo analizzeremo quanto costa una badante per coprire il weekend e come funziona il contratto di sostituzione riposi.
Il “contratto sostituzione riposi”
Il contratto di sostituzione riposi si applica nei casi in cui una famiglia ha bisogno di una badante per coprire i giorni di riposo della badante principale, solitamente il sabato e la domenica. Questo tipo di contratto è particolarmente indicato per chi ha bisogno di assistenza continua, 24 ore su 24, e non può lasciare scoperta l’assistenza durante il fine settimana.
In base al CCNL per i lavoratori domestici, il riposo settimanale della badante principale è obbligatorio e solitamente cade la domenica, con un ulteriore mezza giornata di riposo che può essere concordata nel contratto (spesso il sabato). Per coprire queste giornate, la famiglia può assumere una badante sostitutiva con un contratto specifico, che può essere di breve durata, in genere limitato al fine settimana, o con frequenza ricorrente.
Questo tipo di contratto prevede:
- la possibilità di sostituire solamente una badante full-time che fa assistenza a persone non autosufficienti quindi assunta con livello CS o DS, a prescindere dal fatto che questa sia convivente o meno;
- che il collaboratore sostitutivo venga assunto con lo stesso livello di inquadramento previsto per la badante principale;
- che il collaboratore sia assunto di prassi con regime di non convivenza anche se, dovendo il più delle volte sostituire un convivente, svolge le sue mansioni come se fosse convivente; é quindi prevista implicitamente anche la presenza notturna per il sabato e la domenica. In realtà il Ccnl indica che il collaboratore assunto con questo tipo di contratto potrebbe essere sia convivente che non convivente ma poi nelle tabelle che riportano le paghe minime sindacali é stabilita solamente una paga oraria, facendo desumere implicitamente che il collaboratore figura come non convivente.
- La retribuzione oraria minima stabilita anno per anno dai sindacati per questa tipologia di contratto si può consultare dalla tabella non conviventi (VEDI IL PROSSIMO PARAGRAFO) e va applicata per i giorni feriali, festivi e anche per le domeniche infatti come stabilisce il CCnl “Tali prestazioni saranno retribuite sulla base della tabella G comprensiva di tutte le maggiorazioni previste.”
- In caso di sostituzione di badante convivente il collaboratore sostitutivo dei riposi di norma lavora dal sabato alle 12 alla domenica sera oppure anche fino al lunedì mattina se la collaboratrice principale non torna presso il datore la domenica notte. Se la notte la badante sostitutiva semplicemente dorme nella stanza a fianco (presenza notturna) non vanno conteggiate nella retribuzione e nemmeno ai fini contributivi le relative ore, in analogia al contratto di convivenza della collaboratrice principale.
- Di prassi, quando si assume una badante con questo tipo di contratto si stabilisce lo stesso orario giornaliero effettuato dalla collaboratrice principale durante le sue giornate lavorative. Se ad esempio si deve sostituire una badante convivente che fa 10 ore dal lunedì al venerdì e 4 al sabato per il collaboratore sostitutivo si pattuiscono 6 ore di lavoro il sabato (a completamento delle 10 ore convenzionali giornaliere previste per i conviventi) e 10 per la domenica.
Ulteriori precisazioni:
È importante ricordare che il costo della badante per sabato e domenica può variare anche in base ad altri fattori, tra cui:
- Contributi previdenziali: La famiglia dovrà versare i contributi INPS, che variano a seconda dell’orario lavorativo e della retribuzione pattuita.
- Vitto e alloggio: Se la badante è convivente durante il fine settimana, la famiglia dovrà considerare il costo del vitto e dell’alloggio. Il CCNL prevede che, per i collaboratori conviventi, il valore convenzionale del vitto e alloggio sia calcolato in aggiunta alla retribuzione.
- Tredicesima: Anche le badanti assunte per brevi periodi (come nel caso di un contratto di sostituzione riposi per il weekend) hanno diritto alla tredicesima, calcolata pro-rata sulla base del periodo di lavoro.
L’assunzione di una badante per il sabato e la domenica, in regime di sostituzione riposi, comporta un costo che varia in base a diversi fattori, tra cui il livello di inquadramento, la tipologia di assistenza (diurna o notturna) e le eventuali maggiorazioni previste dal CCNL per il lavoro domenicale e notturno. È fondamentale che la famiglia valuti con attenzione le necessità di assistenza e si affidi a un contratto regolare, garantendo così sia la tutela della badante che la tranquillità dell’assistito.
La tabella non conviventi per la retribuzione oraria minima