Nuovo Contratto Collettivo Badanti

Il Nuovo Contratto Collettivo Delle Badanti

Entra in vigore giovedì 1° ottobre il nuovo contratto collettivo del lavoro domestico, siglato lo scorso 8 settembre, che interessa colf, badanti e baby-sitter. In totale, oltre un milione di lavoratori, tra i circa 850mila regolari iscritti all’Inps e 177mila in attesa di regolarizzazione.

La prima novità introdotta dall’accordo è puramente formale: il cambiamento per il mondo delle badanti, delle colf e della babysitter comincia, dunque, prima di tutto a livello semantico: i collaboratori domestici si chiameranno d’ora in poi «assistenti familiari». Il contratto prevede anche dei permessi retribuiti fino a 64 ore annue dedicati alla formazione e una maggiorazione ogni mese per chi ottiene la certificazione di qualità Uni nota come «patentino» delle colf. Per ogni anno lavorato devono essere riconosciuti 26 giorni di ferie, al di là della durata dell’orario di lavoro.

Le collaboratrici domestiche si chiameranno pertanto d’ora in poi assistenti familiari e saranno inquadrate in livelli diversi a seconda delle loro competenze e mansioni guardando soprattutto al lavoro di cura dei bambini e delle persone non autosufficienti. Una platea di 848.987 lavoratori domestici regolari censiti dall’Inps e 176.848 in fase di regolarizzazione, grazie alla sanatoria introdotta dal decreto Rilancio.

Dal prossimo 1° gennaio 2021, quindi, i domestici avranno diritto un aumento in busta paga che andrà a recuperare il potere di acquisto perso dal 2016 a oggi.
Per badanti, colf e babyisitter l’aumento medio sarà di 12 euro lordi al mese per 13 mensilità. Le badanti conviventi, inoltre, nel caso assistano due o più anziani nella stessa casa avranno diritto a 100 euro lordi in più al mese in busta paga, così come aumenta il periodo di prova per i lavoratori conviventi che diventerà di 30 giorni effettivi di lavoro.

 

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Le famiglie avranno un incentivo dello Stato alla regolarizzazione degli assistenti familiari che consiste nella possibilità di portare i contributi versati in deduzione dall’imponibile Irpef e la detrazione del 19% su un massimo di 2.100 euro per l’assistenza a persone non autosufficienti, da applicare solo a chi ha un reddito fino a 40mila euro.

Infine, il nuovo contratto del lavoro domestico prevede un congedo per le donne vittime di violenza: si tratta di un’opportunità per la lavoratrice di essere inserita in un percorso di protezione certificato dai servizi sociali del Comune o da una casa rifugio. Potrà assentarsi dal lavoro per un massimo di tre mesi con un’indennità a carico dell’Inps.

Insomma, tante novità, tanti cambiamenti, tutti volti ad una maggiore valorizzazione del settore interessato, ma l’informazione è la prima arma per poter affrontare al meglio questi mutamenti.

AES Domicilio è attiva con le proprie badanti in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano (agenzia badante Milano), Agenzia badanti Monza e Brianza, Badante Como, Badante a Lecco, Badante Bergamo, Badante Pavia.

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