Il governo fa l’elemosina di “contributi per badanti” a quegli anziani già troppo poveri per pagarli”
Cari lettori oggi tratteremo una notizia di questa settimana che riguarda indirettamente ben tre aspetti fondamentali della nostra società, ovvero : gli anziani , la povertà e la solita inefficacia del Governo Italiano.
>Ma approfondiamo.
Il governo tenta di mitigare le difficoltà degli anziani non autosufficienti attraverso la distribuzione di contributi per l’assunzione di badanti, il che appare appunto una misura inadeguata e superficialmente concepita.
Il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha presentato con enfasi la nuova iniziativa del governo Meloni, che prevede l’annullamento del pagamento dei contributi per le badanti assunte o regolarizzate entro un determinato periodo. Tuttavia, la portata di tale intervento è fortemente limitata, sia in termini di durata – soltanto due anni – sia di platea, rivolgendosi unicamente agli anziani ultraottantenni con invalidità accertata e che abbiano un Isee inferiore ai 6000 euro.
La misura, inserita nel dl Pnrr, prevede un contributo massimo di 3000 euro annui per ciascun beneficiario, ma impone requisiti così restrittivi da risultare quasi irrisori di fronte alle reali necessità di un anziano non autosufficiente. Inoltre, l’aggiunta di un assegno di cura di 850 euro, già presente in varie forme a livello regionale, non fa che evidenziare la scarsa originalità e l’insufficienza di tale provvedimento.
Considerando il costo di una badante, convivente o part-time e le esigue pensioni, la situazione economica di molti anziani rimarrà preoccupante, con risorse appena sufficienti a coprire le necessità basilari. L’esonero contributivo non fa che evidenziare l’ingente discrepanza tra le risorse finanziarie stanziate e le spese reali per l’assistenza, lasciando presagire che molti anziani non riusciranno a fruire dell’aiuto sperato, e anche se lo facessero, non riuscirebbero comunque a coprire le reali esigenze, costringendoli comunque a soluzioni poco trasparenti ma sicuramente più economiche.
Il governo, quindi, sembra aver mancato l’obiettivo, fornendo una soluzione che appare più come un pannicello caldo piuttosto che come un intervento strutturale capace di affrontare con serietà la problematica dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. La confusione generata dal mix tra sgravi contributivi e detrazioni fiscali non fa che accrescere il senso di una politica poco chiara e lontana dalle effettive esigenze dei cittadini più vulnerabili.
AES Domicilio c’è , e cercherà di offrire sempre il miglior servizio al miglior rapporto qualità prezzo. Naturalmente essendo noi una realtà privata, non possiamo permetterci di erogare servizi gratuiti, ma la speranza è che il Governo prima o poi capisca che l’unica vera soluzione è abbassare il costo del lavoro delle badanti( cosa che invece negli due anni è aumentato esponenzialmente), e agevolare la connessione tra famiglie e realtà come la nostra.
Alla prossima settimana con una nuova news.
Alberto Armatore.