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Poca attenzione alla salute: ecco le cattive abitudini degli anziani

Prestare poca attenzione alla salute: tra le peggiori cattive abitudini degli anziani

Pur avendo sconfitto il cancro, molti anziani prestano poca attenzione alla salute. Sport e dieta, invece, sono di grande aiuto per limitare gli effetti collaterali della chemioterapia, prevenire le ricadute e rallentare l’invecchiamento. AES Domicilio, attraverso il suo blog sulle tematiche legati alle badanti e sulla famiglia, intende promuovere una sana comunicazione tra soggetti interessati alle tematiche sociali.

Molto spesso gli anziani evitano di focalizzare il problema e si abbandonano alle cattive abitudini. Tutto ciò senza prestare attenzione a quelle piccole accortezze che migliorerebbero il proprio stile di vita.

Se fossero costantemente accompagnati da una badante convivente si potrebbe gestire diversamente la problematica. Tramite una dieta mirata alle esigenze del vostro caro e un’attività fisica altrettanto ad hoc potrebbe esserci un profitto dal punto di vista della qualità di vita in generale. Dunque meno stress, minori disabilità e, di conseguenza, inferiori costi per le cure dei vari «acciacchi».

Cancro: malattia tipica degli anziani

Ogni anno, in Italia, si contano circa 250mila nuovi casi di tumore. Di questi, più del 60 per cento viene diagnosticato in persone di oltre 65 anni. Dato l’andamento attuale della demografia dei Paesi più sviluppati, inoltre, la percentuale è destinata ad aumentare.

Già oggi, del resto, l’incidenza del cancro è strettamente connessa con l’età: il rischio di sviluppare una neoplasia dopo i 65 anni è infatti circa quaranta volte più alto rispetto a quello di quando si ha tra i 20 e i 44 anni. Tale dato è circa quattro volte quello medio della fascia tra i 45 e i 64 anni. Infine, ad oggi, le stime parlano all’incirca di un milione e 800mila lungo-sopravviventi nel nostro Paese, più della metà anziani.

Gli anziani si preoccupano troppo poco del proprio benessere. Per esempio, in media dedicano soltanto dieci minuti alla settimana allo sport e solo il sette per cento degli intervistati rispetta delle sane regole alimentari. Il peso gioca un ruolo fondamentale. Se da un lato gli anziani sono a rischio obesità, proprio perché tendono a impigrirsi e diventare sedentari, dall’altro possono essere esposti a dimagrimento eccessivo, anemia, calo di forze.

Molte ricerche hanno dimostrato come gli anziani lungo-sopravviventi oncologici siano più esposti a secondi tumori, malattie cardiovascolari, obesità e declino funzionale. La ginnastica potrebbe aiutare a combattere il rischio di neuropatia periferica (provocata da alcuni farmaci chemioterapici).

Tale disturbo che determina difficoltà motorie o della sensibilità degli arti. Tuttavia dieta e attività fisica aiutano anche a limitare le possibilità di complicanze cardiovascolari causate dalle terapie ormonali per i pazienti con un tumore della prostata.

Anziani e salute: basta poco

Basta poco per stare meglio: anche solo una lunga passeggiata o salire le scale di casa. L’importante è essere costanti e muoversi almeno dieci minuti al giorno. Tenendo presente che sentirsi in forma è utile anche contro ansia, stress, e quel senso di spossatezza che molti malati si trovano a dover affrontare al termine dei trattamenti.